Ghostbusters – C64 Review

ghostbusters

Siamo nel 1984, il cinema è sconvolto dall’uscita di un film incredibile, destinato con il suo brand ad invadere il mondo. Un titolo indimenticabile odierno ancora oggi per la sua originalità e struttura. Sto parlando del fantasmagorico Ghostbusters.

Il successo del titolo di Ivan Reitman fu davvero planetario. T-Shirt, e gingilli inerenti al film spopolavano tra i più giovani. Una nota casa di produzione di videogames, la Activision decise di accaparrasene i diritti per poterne fare un prodotto videoludico capace di abbracciare la pellicola in tutto e per tutto. E così fu. Il gioco uscì in varie edizioni per i sistemi 8 Bit del periodo. Atari 2600, Spectrum, Apple IICommodore 64 in primis. Il connubio Columbia Pictures e Activision sembrava funzionare in maniera impeccabile, tanto che alla uscita nei negozi il gioco venne preso d’assalto. Poter mettere mano ad un titolo che potesse far rivivere le avventure dei quattro scapestrati acchiappa fantasmi non aveva prezzo. La confezione accattivante che ricordava alla perfezione la locandina era un ottimo invito all’acquisto, e così accadde. in pochissimo tempo vennero vendute migliaia di copie nei vari supporti rendendo felici gli addetti ai lavori. E come non esserlo!

ImageDavid Crane diede forma ad un idea notevole che prese al lazzo i video giocatori dell’epoca in maniera ineccepibile. Ma veniamo al titolo vero e proprio. Analizziamo la versione migliore in quel momento, ovvero quella per C64. il gioco apriva con una chicca spettacolare, il caricamento della cassetta era accompagnato dal mitico logo con tanto di karaoke con pallina rimbalzante per non annoiare lungo l’estenuante attesa del press to start. Finalmente a caricamento ultimato ci troviamo in una schermata gestionale, troveremo una somma di denaro di partenza da spendere per acquistare un veicolo, tra cui la bianca Ecto1. Oltre a comprarla dovremo aggiungere ad essa anche trappole per fantasmi e aggeggi vari senza sforare con il budget a nostra disposizione.

A lavoro ultimato ci troveremo davanti alla mappa della città, che metterà in evidenza i condomini infestati da ripulire, per ottenere così corpose somme di denaro. Il tratto dalla EctoHouse agli edifici è caratterizzato da una sessione di guida a tempo, dove potremo catturare fantasmi lungo la strada succhiandoli con il nostro aspirapolvere alloggiato all’interno del cofano, aggiungendo fondi da spendere in un secondo momento.

Giunti sul posto vedremo i due Ghostbusters alle prese con il fantasma di turno. Molto spesso capiterà di incontrare uno verde molti simile a Slimer, mascotte del brand. In quel caso dobbiamo collocare a terra la trappola, far corrispondere i due personaggi ai lati della schermata e catturarlo con acceleratore di particelle. Agguantato non ci restera di indirizzarlo verso la trappola aprirla e il gioco è fatto, per poi rientrare alla base al nostro dispositivo di stoccaggio e raccogliere così il sudato gruzzolo. Ma non dimenticate un fondamentale; Mai incrociare i flussi, perchè sarebbe male. Il gioco va avanti così di missione in missione, un perfetto mix tra strategia alla Monopoli e azione cittadina. Fino a quando si arriva al tragico epilogo. Nella città vedremo il guardia di porta e il mastro di chiavi, e se si incontreranno saranno dolori. Li ci troveremo a combattere per salvare New York, o meglio il mondo intero da Gozer il gozeriano nel palazzo centrale denominato Zuul.

Inizieranno diverse situazioni interessanti all’ultimo raggio. A distanza di anni posso dire che questo è uno dei titoli che porto più nel cuore, amando il film e tutto quello che lo circonda. Purtroppo ricordo i vari intoppi nei riguardi del gameplay, ostico in alcuni casi, poi tener d’occhio soldi e situazioni parallele in alcuni momenti risultava abbastanza dispersivo. Nonostante tutto una volta entrati nel meccanismo si respirava una soddisfazione non indifferente. Bisogna ammettere che la Activisoin mise davanti ai videogiocatori del periodo un prodotto interessante ma molto probabilmente non per tutti a causa della sua natura non immediata. 

Tecnicamente era molto simpatico, il comparto grafico si comportava bene, forse sottotono in alcuni frangenti ma efficace. Il sonoro poi forse era il suo punto di forza, in ogni momento potevamo ascoltare il theme di Ray Parker Jr, anche se a tratti poteva divenire snervante. Per quanto riguarda la longevità tutto era abbastanza soggettivo, Chiunque poteva mettere in atto una propria strategia per portarlo a termine nei migliore dei modi, Questo faceva si che la rigiocabilità era riassicurata. A distanza di tempo il gioco venne riproposto in altre vesti, sempre per console ad 8 Bit come il NES e il MasterSystem di Sega. Quest’ultima di sicuro la miglior reincarnazione  in tutti i suoi aspetti. Per concludere posso sicuramente dire che chi non abbia mai messo mano su questo titolo dovrebbe farlo, a maggior ragione se si ama la pellicola, anche se potrebbe diventare snervante per chi volesse qualcosa di immediato. Ghostbusters fu un gioco appagante, che ci regalò pomeriggi e serate di puro divertimento gironzolando qua e la a caccia di fantasmi e creature aberranti. Morale della favola, se volete qualcosa di diverso… CHI CHIAMERAI ?

GLOBALE – 7

Eccovi un gameplay della versione recensita. venimmo, vedemmo e senza indugio la fottemmo…emh!

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MCP

Originariamente creato dal fondatore di ENCOM, Walter Gibbs, l'MCP era solo un programma di scacchi e venne lasciato incorporato nei sistemi informatici aziendali. Anni dopo , Dillinger modificò questo programma, trasformandolo nell'amministratore della rete aziendale. Tuttavia, l'MCP sviluppò la capacità di apprendere e di crescere oltre i confini della sua programmazione originale e fu a quel punto che arrivò Emiliano Buttarelli che, con il suo seducente accento romanesco, lo convinse di essere suo padre. Da quel giorno l'MCP vive soggiogato dal Buttarelli e viene utilizzato come super-ultra-utente amministratore ( con la poltrona in pelle umana) per entrare dentro al blog di RGM e fare il culo a tutti.
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3 Risposte to “Ghostbusters – C64 Review”

  1. Simone scrive:

    Bellissimo titolo. È stato un blockbuster irresistibile che mi ha calamitato al mio Atari 800XL per settimane. Si, forse talvolta era un po’ frustrante, ma vuoi mettere la soddisfazione di essere un acchiappafantasmi? Rendiamo grazie a CRANE ;)

  2. iocerostaff scrive:

    Ho sempre desiderato avere questo titolo sul mio Oric1 ma aimè non è stato possibile ;) Grazie al cielo mi sono consolato a dovere con la conversione su Atari2600 e sul C64 a scrocco in casa di amici. Bellissimi ricordi! Piccola gemma della libreria software ludico che ha ancora tanto da insegnare a molti sedicenti game designer e programmatori. Un grazie al grande ninja!

  3. theninja78 scrive:

    Tutt’ora questo gioco fa parte della mia collezione! Tempo fa recuperai da un magazzino la versione Atari2600 boxata a dir poco perfetta, e poi la versione per il Sega Master system che oltre ad avere una grafica strepitosa nel porting ha anche un livello in + decisamente interessante! GIOCONE!

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