
Quando si parla di Commodore 64 si potrebbe fare un elenco sconfinato di titoli memorabili che hanno caratterizzato al massimo il suo palinsesto videoludico. Da buon amante del cinema, alla fine degli anni ottanta un titolo colpì la mia attenzione incuriosendomi non poco. Il gioco in questione si chiamava Danger Freak.
Voi vi chiederete che centra questo videogame con il cinema? Ora vi spiego il tutto! Danger Freak metteva in luce la carriera di uno stuntman professionista su alcuni set di film a dir poco rocamboleschi. Azione e adrenalina pura caratterizzavano ogni singolo stage. Andando con ordine, dopo aver aperto la confezione con la sua accattivante veste e caricato la cassetta, con neanche troppo tempo di attesa, venni colto da stupore! Visivamente quanto meglio si potesse vedere sul’ 8 Bit Commodore. Il primo stage ci metteva nei panni di un tizio capellone, che tutto sembra fuor che uno stuntman, a cavallo di una motocicleta da cross sfrecciare su una superstrada. Molto bello il contesto generale, con un grandiso paralasse e una fluidità ottimale.
Lo scopo era arrivare a fine livello sopravvivendo ad esplosioni, mezzi e persone armate attraverso salti su rampe e abili schivate. Nel secondo stage, ci troveremo in piedi in una macchina cabrio da corsa molto lussuosa simil Ferrari evitando l’inimmaginabile a folle velocità. Quindi attenzione ai vari pedoni, vetture e buchi sull’asfalto pronti a metterci K.O! La folle corsa ci porterà verso un punto morto dove un imponente muro ci ostacolerà e che noi abilmente dovremmo evitare facendo uscire in maniera rapida dalla vettura il nostro eroe per il proseguo verso il nuovo quadro.
Negli altri stage guideremo altri mezzi come un jet ski dove dobbiamo con abilità domare onde ed evitare pinne di squalo minacciose e un piccolo razzo in una sessione volante davvero interessante sul piano della sfida. Altro punto di forza sta che tra un livello e l’altro saremo proiettati in una sorta di gioco bonus con mezzi che ricordano molto da vicino Super sprint di Atrari con la consueta vista dall’alto, forse meno veloce ma ugualmente divertente e ben caratterizzata. Secondo me la ciliegina sulla torta dell’intero gioco era il regista che dirigeva le riprese di ogni livello, perchè ad ogni nostro errore lui si troverà ad effettuare i così detti TAGLI, che potrebbero causarci un game over anticipato,
geniale idea che porta con se anche un buon senso di sfida e longevità. Il gioco ebbe un discreto successo commerciale, la Rainbow Arts confezionò un titolo che faceva davvero divertire intrattenendo con una giocabilità davvero molto elevata ed un comparto tecnico globale davvero di livelli elevati. In un secondo momento il titolo venne trasposto in una veste a 16 Bit su Commodore Amiga, ma i risultati furono davvero di scarso livello. Il restiling grafico non piacque a coloro che accolsero con entusiasmo la versione c64 e la giocabilità ebbe un calo non indifferente. Praticamente un esempio lampante di come a volte convertire su un sistema superiore a volte è fattore di fallimento totale o quasi. Per concludere mi sento di consigliare a chiunque questo glorioso Videogame. Forse in pochi lo ricorderanno, ma chi l’ha avuto tra le mani nell’ormai lontano 1988 di sicuro un sorriso apparirà sui loro volti. Un gioco frenetico, divertente da avere a mio avviso assolutamente. Consigliato a tutti i retro collezionisti.
GLOBALE – 8
Ecco la follia di Danger Freak in questo grandioso gameplay :
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MCP

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