
Nei mesi scorsi si è tenuta, a Madrid, una piccola esposizione di retro consoles e retro computer.
Non si tratta, forse, di una notizia clamorosa ma è interessante notare la particolarità di questa manifestazione che è stata organizzata nella stazione “Retiro” della Metropolitana della capitale spagnola.
Da buon retrogamer “esportato” nella città del Manzanares non potevo certo perdermi l’occasione di dare un’occhiata e quindi ecco, con colpevole ritardo, una piccola relazione su questa iniziativa.
Devo sottolineare che la Spagna e Madrid in particolare non sono insensibili al fascino e al richiamo di pubblico che possono generare esposizioni a tema retrogaming e non è inusuale che anche più volte nel corso dell’anno si celebrino eventi di settore anche molto interessanti e sponsorizzati da partner di un certo richiamo (cito ad esempio RetroMadrid che fino all’anno scorso veniva ospitata nell’ambito della ben più ampia “GameFest” fiera a livello nazionale e ora grazie agli sponsor si è resa indipendente), però è davvero singolare e piacevole questo tentativo di non “ghettizzare” una tale iniziativa in una fiera o esposizione per appassionati ma invece cercare di proporla alla gente “di strada” presentandola in una stazione della metropolitana per la quale ogni giorno passano migliaia (e più) di persone e soprattutto permettendo l’accesso gratuito.
Di questo ovviamente bisogna ringraziare gli organizzatori, l’ente MetroMadrid e il Comune della città per gli spazi messi a disposizione.
C’è da osservare per completezza di cronaca che nella stazione “Retiro” esiste questo spazio “libero” destinato a tutte le esposizioni che si vogliono organizzare previo permesso comunale, quindi non si tratta ovviamente di una sensibilità istituzionale nei confronti del retrogaming (ci mancherebbe altro!) però l’idea di avvicinare esposizioni alla gente nella routine quotidiana è lodevole a 360º.
Detto questo passiamo a fare un rapido commento sui contenuti della esposizione lasciando poi spazio alla galleria fotografica che ho realizzato per l’occasione.
Cosa abbiamo potuto “ammirare” in questa RetroConsolas?
Veramente poco o nulla che un appassionato di livello medio-alto non possa annoverare nella sua collezione o che abbia quanto meno potuto ammirare in altre situazioni.
A parte qualche Pong-clone interessante (tipo quelli della Coleco) e forse qualche inusuale (ma tutt’altro che rara) macchina giapponese “fusion” di consoles blasonate con altre tecnologie, ciò che veniva presentato nella mostra era assolutamente ordinario.
Se ci mettiamo anche qualche piccolo grande errore nelle didascalie a corredo delle varie macchine (ad esempio si presentava l’Atari 7800 come la prima console a 16 bit mai prodotta!!!!) e qualche assenza importante (neanche un 5200 nonostante fosse presente la sua Track Ball) in effetti il retrogamer smaliziato non poteva che uscirne un po’ deluso.
D’altro canto non era nelle intenzioni degli organizzatori allestire un’esposizione per appassionati alla ricerca di chicche esotiche bensi per la gente “normale” che poteva cosí rivivere i propri ricordi costruiti e vissuti con macchine comuni e quotidiane.
In questo senso non si può non elogiare lo sforzo e il risultato di pubblico che sebbene non trascendentale è stato dignitoso, e vedere genitori passare dei momenti con i propri figli giocando a qualche classico per Megadrive è stato davvero piacevole.
Alla fin fine una iniziativa lodevole che nel suo piccolo avrebbe tanto da insegnare agli attori della scena “retro” italiana.
Vi lascio alla galleria fotografica.
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Uuuh che bello-bellissimo
Grandeee Emi! Tutto troppo gaiardo!!! davvero da urlo!!!
Anche se era una piccola esposizione, fa piacere poterla visitare e fa ancora più piacere sapere che il retrogaming é in espansione!