L’angolo dei giochi perduti (e poi ritrovati) – MEGA TWINS per Amstrad CPC

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Mi è capitato qualche tempo fà di imbattermi, con un’attenta ricerca mirata (o “googlata” che dir si voglia) in quei tanti siti per il Commodore 64, dove vengono catalogati videogiochi mai rilasciati, magari ai primissimi stadi di programmazione, ma mai terminati a causa delle “perfette” strategie di mercato che venivano attuate, spesso e volentieri, da varie software house dell’epoca…

Andando più nello specifico, quello che realmente io cercavo, non erano giochi per il piccolo grande 8-bit di casa Commodore, ma bensì per un’altro mitico 8-bit, non troppo conosciuto in Italia, ma comunque di gran valore storico, l’Amstrad CPC (foto sotto). Questa ricerca ha dato dei frutti sorprendenti e insperati, sono venuto a conoscenza di cose a me prima sconosciute (scusate l’oniricità delle mie parole, ma l’ora è tarda)… Tra i tanti titoli trovati, uno di questi ha destato in modo spiccato il mio interesse…

ImagePer la serie iniziati a cuocere, ma mai cotti (e quindi mai mangiati), collochiamo questo Mega Twins, una versione per Amstrad CPC che la US Gold iniziò a programmare agli inizi degli anni ’90 e disponibile solo in versione demo con, purtroppo, tutti i difetti e i limiti del caso…

Un piccolo testo recitava, tradotto da me in maniera molto sommaria, le seguenti parole:

<< Una conversione dal coin-op Capcom è stata pubblicizzata per le piattaforme sia a 8 e 16 bit, purtroppo nessuna delle versioni 8 bit è stata pubblicata. Ancora una volta, i grazie vanno a David Powell per aver fornito i dischi di sviluppo, che erano per inciso in condizioni terribili. Dopo tre settimane di intenso lavoro per la loro preservazione, in collaborazione con István Fábián, Richard Rayner della Software Preservation Society e Simon Owen, entrambe le versioni Amstrad e Spectrum di Mega Twins sono state salvate. >>

Che dire, ho provato il gioco! :)

La demo, dopo aver inserito il nome dei giocatori, permette di effettuare una partita in doppio e la possibilità di giocare ben tre livelli! La presentazione ci propone un paio di schermate della intro direttamente dalla versione arcade, chiare e tutto sommato ben definite, con la storia narrata e uno stile prettamente nipponico nella rappresentazione grafica dei due personaggi (appunto i gemelli del titolo), si sceglie il livello di partenza e ci si trova subito nel vivo dell’azione…

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I difetti della pre-pre-pre release sono evidenti, con imperfezioni nella parte bassa dello schermo, ma tutto il resto della grafica in-game è presentata in maniera corretta e tutto è stato implementato, nemici, mosse e rilevamento delle collisioni sono ok…Perfetto!!! La demo alla fine è giocabilissima e sembra che ci siano le vite infinite settate di default!

Considerando il fatto che: la grafica seppur relegata in un’area piuttosto ristretta è ben definita e colorata, lo scrolling è assolutamente accettabile e fluido per un’ Amstrad CPC, che il gioco è molto carino e “jappo” al punto giusto, è un vero peccato che la US Gold abbia deciso di non portare a termine questo lavoro…sarebbe anche potuto diventare un classico per un computer sfortunatamente sottovalutato come il CPC…

Vi lascio un’altra foto e il link al video (molto più esplicativo), con un retrogusto leggermente amarognolo in bocca. Vedere dei potenziali ottimi giochi incompleti, equivale per noi sentimentali retrogamers a un vero e proprio delitto, consumato in silenzio…

LINK AL TUBO:

http://www.youtube.com/watch?v=Idr6O2HT8Qc

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Andrea Pastore (Ataru’75, Mr. DVG o per gli amici semplicemente Andy), nasce nel lontano 1975 ed è da sempre appassionato di videogiochi e tutto quello che ruota attorno al loro mondo. Verso la fine del 2007 mette a punto un sogno dentro al cassetto covato per anni…ispirato dal “Dizionario Dei VideoGame” di Fabio Rossi (1993, Edizioni aVallardi) e avendo constatato il potenziale nascosto dietro quel piccolo vedemecum, appronta (coraggiosamente) un portale con l'intento che possa diventare un domani il punto di riferimento per ogni videogiocatore italiano, una piccola wikipedia incentrata sul mondo informatico e videoludico. Nel 2011 contando al suo attivo migliaia di voci e un buon seguito di pubblico, decide di affiancare al “DVG – Il Dizionario Dei VideoGiochi” un nuovo progetto, avendo a disposizione molto materiale “cartaceo” implementa delle nuove sezioni per riportare alla luce tutte quelle vecchie pubblicazioni di riviste (ma non solo) storiche che si occupavano di recensioni di videogiochi nei due decenni passati… Nasce il progetto "Riviste & Videogiochi"... Nel 2013 pur non avendo abbandonato nessuno dei progetti appena descritti e attualmente in corso, si butta in una nuova avventura targata "RGM"... chi vivrà vedrà...
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2 Risposte to “L’angolo dei giochi perduti (e poi ritrovati) – MEGA TWINS per Amstrad CPC”

  1. Fantastico. Il CPC è un computer che mi interessa molto, è un connazionale dello Spectrum e le storie dei nomi di Amstrad e Sinclair sono in qualche modo legate. Ho visto il video, e mi sembra veramente che Mega Twins sarebbe potuto diventare un classico per CPC. Le potenzialità ci sono tutte. Ho voluto dare un’occhiata alla versione Spectrum, ma devo dire che era una vera schifezza. Definizione grafica ok, ma il colour-clash lo avrebbe reso ingiocabile.

  2. MetalRedStar scrive:

    è davvero un peccato e contemporaneamente una delizia leggere di titoli che “sarebbero potuti essere” soprattutto quando hanno la qualità di questo Mega Twins. fortunatamente la rete oggi ci fornisce possibilità di reperire informazioni su tanti retroscena del mercato del tempo.
    Un ottimo articolo, scritto davvero col cuore e un bel “colpo” investigativo per il nostro MisterDVG… speriamo ce ne siano presto altri! ;)

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