Ciao Hiroshi….

hiroshi-yamauchi

E’ il 19 settembre, una giornata come tante, una giornata carica della solita routine. Ma ad un certo punto ecco che viene spezzata. Hiroshi Yamauchi ci ha lasciati…

Hiroshi Yamauchi, o papà se vogliamo della Nintendo è nipote di Fusajiro Yamauchi, fondatore della Nintendo. Ultimo presidente della Nintendo entra in azienda nel 1949 e vi rimane fino al 2002 quando lascia il posto a Satoru Iwata.

Questo è quello che si scrive e si legge nei blog, nei siti, nelle news….Ma di papà Nintendo che diciamo ?

Bhe innanzitutto possiamo cominciare dal fatto che ebbe una infanzia difficile. Abbandonato dal padre in tenera età, fu istruito nel vero senso della parola dai  nonni, in un giappone arcaico e antiquato che sfoggiava ancora matrimoni combinati e vite disciplinate (il matrimonio con Michiko Inaba), caratteristiche che probabilmente forgiano il carattere davvero particolare che caratterizzava questo personaggio. Possiamo proseguire poi dicendo che vide e fu artefice della vera mutazione di Nintendo, ditta giapponese produttrice di carte da gioco a livello nazionale fino alla nascita del  Famicom il vero erede e successore della crisi videoludica mondiale del 1983 e che trasformò la piccola azienda in una società multi miliardaria.

Entra in azienda nel 1949 , quando il nonno sul letto di morte colpito da ictus lo fa convocare con la massima urgenza. A dimostrare fin dall’inizio il particolare carattere egli chiede di essere l’unico membro della famiglia Yamauchi a lavorare in azienda, essendo il parente del degente più diretto in grado, costringendo il nonno a licenziare il cugino poco prima della sua morte.
Prese dunque le redini di Nintendo, dopo un generale malcontendo degli operai, Hiroshi trasferiece l’azienda a Kyoto e detta un regime del tutto imperialista (qui rispunta l’educazione ferrea avuta da bambino) e si proclama come giudice finale di ogni prodotto che esce dalla fabbrica: o piace a lui o non si fa ! (e questo per molto molto tempo a venire)

Ma parliamo anche del genio di  Hiroshi.

Quando nel 1959 chiude un contratto con Walt Disney e crea una linea di carte da gioco fruibile alle famiglie giapponesi (in giappone le carte da gioco occidentali erano associate ad attività di gioco illegale e gravemente sanzionate) includendo nei mazzi un opuscolo che spiega vari giochi da intraprendere  e naturalmente l’aspetto delle figure classiche di Disney. Questa collaborazione diventa un vero business da 600.000 unità vendute anno.

Ma forse la vera scintilla fu quando Yamauchi vide un giovane ingegnere giocare nella pausa con un curioso artiglio allungabile… Questo ragazzo si chiamava Gunpey Yokoi.

Yamauchi chiese a Yokoi di sviluppare il suo arnese e da qui, ovvero dalla Ultra Hand,  Nintendo si portò verso una nuova frontiera, quella dei giocattoli, o forse delle invenzioni di Yokoi.

Nintendo ULTRA HAND

Le diavolerie di Yokoi continuarono ad uscire attraverso Nintendo in modo incontrastato, pari solo al successo che queste avevano. Questo almeno fino a quando Yamauchi vide all’orizzionte una nuova sfida (o un nuovo affare) ovvero i giochi elettronici. Sotto licenza Magnavox e poi autonomanente ecco che con il marchio Nintendo uscirono dalla fabbrica le console di prima generazione come la color tv 6 e vari cloni di pong.

Nintendo TV GAME

Nintendo TV GAME

Ma Hiroshi voleva ancora di più ! Voleva vendere, voleva vedere il marchio incontrastato di Nintendo nel mondo… e fu cosi che decise di intraprendere negli stati uniti la strada degli arcade da sala giochi… dove con mille e mille vicessitudini e l’arrivo nella “famiglia” di Shigeru Miyamoto naque Donkey Kong ( e poi Super mario … che altri non era che Jumpman, l’omino che sfidava lo scimmione che all’inizio era Bruto che rapiva Olivia che in realtà non era Mario ma Popeye… mi sa che questa ve la racconto un’altra volta…)

Fatta breccia negli “arcade” e data la batosta ad Atari, Yamauchi ora che visualizzava il traguardo più che mai, voleva “espandere e conquistare”, come un solo un condottiero degno del sol levante sapeva fare, il mercato dei giochi elettronici. Sguinzagliò quindi il prode Yokoi e “gli fece” partorire i Game & Watch che vissero felici e contenti finchè non arrivarono Famicom e Super Nes, i veri successi ( a mio avviso) di Nintendo, fautori del nome dell’azienda in tutto il mondo.

Senza Yamauchi non avremmo avuto QUESTO e il mondo non sarebbe stato lo stesso...

Senza Yamauchi non avremmo avuto QUESTO e il mondo non sarebbe stato lo stesso…

Parlare di Nes e Snes è quasi scontato, potremmo parlare però di Nintendo 64, di Gamecube e di come le liti tra Yamauchi e sviluppatori portarono alla nascita di Playstation e di come sempre le imposizioni assolutistiche di un Yamauchi che ” o piace a me o non piace a nessuno” portarono a vedere serie come Final Fantasy migrare da Nintendo verso Sony che da questo limbo di decisioni sbagliate e litigi affermò quello che fu il fenomeno della successiva generazione di console, ovvero appunto la “generazione Playstation” che si insediò nelle case di giovani teenager che pian piano misero i loro Snes e N64 in un angolo a prendere polvere.

Grande passione di Yamauchi era anche il baseball…. no dai non la era …. Molti lo pensano ma anche qui però vide un business ( e poi una grande opportunità per il popolo giapponese.) Nei primissimi anni 90 i Seattle Mariners squadra di Baseball sull’orlo del tracollo cercavano un azionista e naturalmente il nostro Hiroshi fiutò l’affare. Non gradito dal popolo americano si vide poi costretto ad “accontentarsi” del 50% delle azioni ma questo fece si che molti talenti giapponesi potessero far strada nella lega americana.

Arriviamo poi ad oggi, 19 settembre 2013 quando la notizia della sua scomparsa ci lascia li…. cosi…

Haio avuto una grande fortuna che Yamauchi fosse amico di tuo padre... ma l'abbiamo avuta anche noi. Ringraziamo tutti...

Hai avuto una grande fortuna che Yamauchi fosse amico di tuo padre… ma l’abbiamo avuta anche noi. Ringraziamo tutti…

Personaggio sicuramente burbero, sinceramente non riesco ad immaginarmi la storia dei videogames senza di lui, senza i suoi colpi di testa senza i suoi colpi di genio. Da ogni sua azione è scaturito qualcosa che oggi tutti abbiamo o tutti abbiamo avuto. Nel bene o nel male Hiroshi Yamauchi ci ha dato “i giochi” elettronici la sua essenza ad 8 bit in questo mondo frenetico, ci ha insegnato ad inseguire sempre nuove sfide e nuovi orizzonti, ci ha insegnato a non vedere mai una fine ma sempre e solo un inizio di una nuova avventura… o un nuovo livello…

Ed ora ???

Ora sarà là insieme a Yokoi a creare un’altra diavoleria…..

Grazie di tutto

Ciao Hiroshi…

Print Friendly

FORSE TI POTREBBERO INTERESSARE:

The following two tabs change content below.

MCP

Originariamente creato dal fondatore di ENCOM, Walter Gibbs, l'MCP era solo un programma di scacchi e venne lasciato incorporato nei sistemi informatici aziendali. Anni dopo , Dillinger modificò questo programma, trasformandolo nell'amministratore della rete aziendale. Tuttavia, l'MCP sviluppò la capacità di apprendere e di crescere oltre i confini della sua programmazione originale e fu a quel punto che arrivò Emiliano Buttarelli che, con il suo seducente accento romanesco, lo convinse di essere suo padre. Da quel giorno l'MCP vive soggiogato dal Buttarelli e viene utilizzato come super-ultra-utente amministratore ( con la poltrona in pelle umana) per entrare dentro al blog di RGM e fare il culo a tutti.
Puoi lasciare un commento, o faretrackback dal tuo sito.

1 Risposta to “Ciao Hiroshi….”

  1. Serph Embryon scrive:

    Grande articolo.
    CASSACORPORATION,adoro ogni singola parola da te scritta.
    E’ brutto sapere che in molti non conoscono il Papà Nintendo…
    E tu,hai saputo descrivere ogni vicenda in modo semplice ed allo stesso tempo interessante.

Lascia un commento