
Ciao cari, eccomi ancora una volta a raccontarvi l’ennesimo evento che il team di RetroEdicola Videoludica ha partecipato. Che detto così sembra una cosa ordinaria, ma vi assicuro che la serata retrogaming organizzata da Andrea “Bisboch” Babich e Fabio “Kenobit” Bortolotti è tutto fuorché ordinaria.
A differenza degli eventi che ruotano intorno al mondo retrocomputing e retrogaming, fatti di spazi ampi e per accogliere una grande varietà di pubblico, le serate Retrogaming Milanesi – Insert Coin per l’appunto – sono tagliate a misura retrogamer e per il retrogamer. Semplicità, la parola d’ordine, un bel locale accogliente come è sempre il circolo Arci Métissage, un grande proiettore, un arcade stick e qualche joypad all’evenienza per un doppiaccio, buona musica accompagnata da altrettanta buona birra, è l’ingrediente principale, mentre la ciliegina sulla torta è invece la simpatia – accompagnata da altrettanta competenza in materia – di Fabio e Andrea.
I tema della serata, erano i pugni, tanti pugni, sganassoni e pizze incredibile, che poi al solito, la scaletta era preparata bene, ma come accade sempre le divagazioni e improvvisazioni sono all’ordine della serata. E come dice sempre il buon Kenobit a ben veduta, il vero retrogamer è una persona gentile, ma è anche uno che si esalta di brutto quando volano pugni uattà.
Giusto il tempo di prendere qualche “cadrega”, ammirare ancora una volta i bellissimi quadri di Mattia Zarini, che per questa serata speciale adornavano il locale, giusto due parole di presentazione, si regola il mixer e via! Citare tutti i giochi passati sarebbe noioso, e li vedete in ogni caso tutti nelle foto della gallery, a me piace ricordare quelli che mi hanno fatto cappottare dal ridere.
Il primo videogioco caricato è Boxing Bugs, si parte proprio dai primordi videoludici, così primordi che io proprio non me lo ricordo… non aveva neanche il sonoro. Un gamplay allucinante, un grosso braccio al centro, con all’estremità un grosso guantone da box. Con il gomito si spara, con il pugno non abbiamo fatto tempo a capirlo, di fatto bisogna difendere il ring da degli insetti che piazzano delle bombe a tempo. Delirante.
Si pesca poi un bell’arcade con il famoso protagonista kunio-kun – una serie di videogiochi
prodotti dalla Technos a partire dal 1986, slegati fra loro ma con lo stesso protagonista – Nekketsu Koha Kunio-kun, era noto in occidente come Renegade. Trattasi di un videogioco arcade di tipo picchiaduro a scorrimento ed è considerato un’opera innovativa per il tempo, nonché il predecessore del capolavoro Double Dragon.
Dopo lo sfottò sul povero kunio-kun si massacra di brutto il protagonista di Kageki, e diciamocelo, quel ciuffo è proprio brutto. Con buona pace del nuovo spider-man, che per ciuffo gli fa concorrenza. don’t ask. Ma tornando al videogioco, la sua particolarità sta nel fatto che si poteva girare per la prima volta intorno all’avversario in un finto 3D. Prima dei vari Tekken e Virtua Fighter c’era Kageki.
Inevitabile, parlando di sganassoni, non arrivare il momento di Punch-Out!! ed è un titolo
dall’importanza seminale, che non richiede troppi spiegoni sul fatto perché sia stato inserito. Tra l’altro durante la serata c’è stato lo sfidone contro l’imbattibile Mike Tison (l’ultimo avversario), famoso per il fatto che con un colpo solo tutti stende al suolo, manco fosse Rocky Joe. Fabio Straigh Edgeberetta c’è la messa tutta, ma niente, Tison rimane l’imbattuto, però devo ammettere che per la prima volta qualche sganassone glie lo visto prendere. Piccole soddisfazioni.
Altro titolo che mi è rimasto impresso per bruttezza è Get Star, misconosciuto titolo arcade, che ci vede nei panni un misto tra astronauta e Kelnov, da prenderea sganassoni strani esseri alieni. Talmente brutto e talmente privo di senso da risultare esilerante. Meglio quindi passare oltre e menzionare Aggressor of Dark Kombat (GanGan), bel titolo per NeoGeo, che ha la possibilità di Far giocare quattro persone contemporaneamente. Che fatto sul momento è stato delirio, tra comandi bizzari – ma non fa testo, è una scusa che in queste serate non si può usare – gente che credeva di comandare il personaggio sbagliato, ha fatto dei numeri assurdi. Come rendere in comico un gioco che non ne lo è.
Andiamo avanti veloce, e passiamo a un titolo Sega, che per sganassoni c’è lo ricordiamo bene, quell’Altered Beast, con i suoi campionamenti digitali e gli zombi muscolosi… ma a noi piace così. Tra l’altro vieni
anche a sapere a distanza di anni che se non ti trasformi in lupo nel primo stage non puoi affrontare il boss di fine livello… i poveri giocatori che si so cimentati ci avranno messo cinque minuti buoni a prender tutte le sfere, non finiva più quel livello!
Per l’angolo delle curiosità, è stato caricato anche Super Mario World… ma tu lo sapevi che quando Mario monta su Yoshi per comandarlo gli tira delle cracche paura sul coppino? Io non ci avevo mai fatto caso, che stronzo sto Mario…
Passano poi due titoli davvero brutti forte, ma nella serata punch! ci stanno, quel Rocky Joe per NeoGeo, tanto massacrato dalla critica, che dura giusto il primo boss di strada, tanto è stato deriso… almeno potevano arrivare al ring dove il gioco migliorava. Ma anche no. E poi, scusate ma non ricordo il titolo, hanno messo di peso un giocatore a provare un titolo Taito sulla box, qualcosa tra un Street Fighter 2 e un titolo di wrestling. Agghiacciante.
Ecco visto che abbiamo parlato di Wrestling è saltato fuori una raffica di giochi medio/brutti/assurdi, tra cui uno in stile Mortal Kombat con grafica digitalizzata. Meno male che almeno è passato il mitico WWF SuperStar, titolo antologico, che ha visto il giusto finale fuori dal ring a menarci allegramente tutti assieme con sgabelli e panche sul groppone.
Pugni, sempre pugni, e volete che nel metre non ci infilavano anche qualche capitolo di TwinBee? No, infatti c’è stato anche lui, con le sue leggendarie campane. Che era tutto così bello che era ora di un altro gioco brutto forte. Brutto sulla grafica, magari a chi piacciono i rhythm game avrebbe da ridire. Ci stava questo karateka che a ritmo di musica doveva con un pugno rompere l’oggetto. Che detto così è ancora passabile, meglio che non vi dico del secondo stage dove a ritmo dovevamo strappare i peli da una cipolla.
E poi arriva uno dei momenti topici della serata, di quelli che non ti aspetti. Andrea Babich presenta velocemente Black Belt per Sega Master System, che a vederlo questo gioco non ti dice niente, musiche cinesofile, disegno in po’ occidentale. E poi? poi ti sparano la chicca che sotto queste mentite spoglie, si cela la base per un gioco, che chi ha avuto il glorioso MS ricorderà, Hokuto no Ken!
E per dare quel tocco di phatos e lacrime napuletane, Kenobit attacca il suo fidato gameboy ed esegue live “Hokuto no Kenobit”, preso direttamente dal suo LP, un pezzo di chiptune coi contro fiocchi. E se già questo non bastasse, il pubblico ormai sotto l’effetto di qualche birra di troppo, si esalta come poche cose, e tutti a cantare la mitica sigla italia!
Il video dice tutto, la qualità non è il massimo, ma anche io sono solo un retrogamer e tremavo dinanzi a tanta esaltazione. Chi c’era sa!
Visto che poi eravamo belli carichi, e la forza di Hokuto scorreva forte in noi, inevitabile caricare il bel titolo del maestro di Hokuto su PS2, sfidoni impossibili, tanti uatà, e tanto divertimento. Giocato sul proiettore acquista una bellezza ancora maggiore.
Tempo di stappare un’altra birra e via, il titolo scelto è quel bellissimo Vendetta, anche qua giocato in quattro, delirante come sempre, e se ci avete fatto un giro sapete che “spaccamento di balle” propone il gioco. Tanti sganassoni e tante balle spaccate. Visto che ormai la scaletta della serata in parte era andata a quel paese, recuperano con un titolo che di pugni metallici e qualche proiettile ne sa qualcosa: ecco arrivare il turno del mitico Robocop, il primo, quello bello e figo. Anche qua esaltazione a mille quando la robolattina estrae la sua famosa pistola.
Era tutto bello ricordate? Ci voleva un brutto gioco per calmare gli animi, e anche questo fortunatamente non me lo ricordavo, o lo avevo rimosso, fate voi, nella sua bruttezza digitale ecco Jackie Chan in fists of fire. In pratica tutti gli sfidanti sono Jackie Chan, forse avevano finito i soldi per il diritto sul nome e non ne avevano per altri attori, comè, come non è, sta di fatto che è davvero brutto.
E arriva anche la secondo sorpresa della serata. Ricordate il cabinato della foto a inizio articolo? Si scopre che poi tanto rotto non è, anzi! Il cartello era li giusto per tener lontano i curiosi… che magari il cabinato dice e non dice, ma se dentro ci hanno infilato una jamma originale di Double Dragon, il suo maledetto perché lo ha, eccome.
Con lo spirito di semplicità e improvvisazione imposta ormai come regola, si fanno sotto i volontari e una Go-cam collegata in quattro e quattrotto al proiettore e tenuta in sospensione letteralmente a mano da Fabio, che commentava anche, ecco servito il momento topico numero due, esaltazione a mille!
Passano dopo una pausa qualche titolo mediocre, giusto per farsi due risate, The Fist Funky Fighter era uno di quei cabinati con i cuscini da prendere a mazzate, che giocato su una tastiera da pc dice ancora meno. Sonic Blast Man idem con patate, brutto in origine, dove il cabinato aveva un punching-ball per segnare quanta forza pestavi il cattivo di turno. Che gioco manca a una serata come questa? Ma certo, lui, l’intramontabile e copiatissimo Final Fight di Capcom. Qua non vi devo dire nulla, lo conoscono tutti, diciamo che i commenti erano per adulti, e qualche luogo comune sui cattivi di questo tipo di giochi.
Tanto lo sapevo che lo metteva su proma o poi, Fabio ha una passione di questo gioco, e per un motivo o per l’altro finisce sempre dentro alle sue sarate. Dynamite Dux comunque è davvero un bel titolo, folle, e si presta sempre a un bel doppiaccio. E citiamo anche il secondo capitolo di Streets of Rage, che il classico indiscusso di Sega doveva far capolino nella serata prima o poi, con i suoi beat potenti e altrettanto potenti sganassoni.
La serata scorre via con altri giochi assurdi e altre gameplay stravolti, sento mentre mi allontano che stanno organizzato uno sfida s Street Fighter 2 solo pugni… la fila di bottiglie di birra ha già superato la distanza terra-luna, e purtroppo l’orologio segna già mezzanotte inoltrata… e davanti noi si dispiegano ancora 90 odiosissimi km… un saluto affettuoso ai due mitici organizzatori, spilletta della serata in tasca, e il buon Fabio mi riserva ancora una bella sorpresa, mi regala il suo bellissimo LP “Kenobit” con tanto di autografo, non ha prezzo!
E mentre torni in quel di Bergamo la testa ti frulla di bellissimi ricordi, e una cosa è certa, non mancheremo al prossimo evento.
Mauro Corbetta
A differenza degli eventi che ruotano intorno al mondo retrocomputing e retrogaming, fatti di spazi ampi e per accogliere una grande varietà di pubblico, le serate Retrogaming Milanesi – Insert Coin per l’appunto – sono tagliate a misura retrogamer e per il retrogamer. Semplicità, la parola d’ordine, un bel locale accogliente come è sempre il circolo Arci Métissage, un grande proiettore, un arcade stick e qualche joypad all’evenienza per un doppiaccio, buona musica accompagnata da altrettanta buona birra, è l’ingrediente principale, mentre la ciliegina sulla torta è invece la simpatia – accompagnata da altrettanta competenza in materia – di Fabio e Andrea.
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Bisognerebbe rinominarlo Super Mauro. In pratica si infila in una rete di tubi che lo proietta puntualmente all’evento retrò di turno, non importa dove questo si tiene…
ora si spiega tutto!!!
Grazie per il resoconto e per il supporto alle serate. A prestissimo.
un piacere ed un onore per tutti noi ospitarvi su queste “pagine” ed essere presente ai vostri eventi. Speriamo di iniziare una fruttifera collaborazione!