
Avete un weekend libero? Desiderate mettere in ginocchio invasori spaziali? Il vostro controller con contatti ossidati è bisognoso d’azione frenetica? Il vostro fisioterapista ha raccomandato attività intensa per i vostri pollici? E soprattutto, avete 2-3 Mega Drive di scorta? (Poi vi dirò il motivo..)
Se la risposta a tutte queste domande è “SI”, HELLFIRE è il gioco che fa per voi !
Hellfire è uno sparatutto a scorrimento orizziontale con ambientazione spaziale nel 1989 per sistemi Arcade(Toaplan), nel 1990/91 per Sega Mega Drive (Masaya), nel 1991 per PC Engine CD (Nec Avenue, chiamato Hellfire S, con una colonna sonora diversa e cutscene assenti nella versione originale).
Iniziamo con un po’ di storia. Per evitare un riassunto incompleto e soprattutto per un buon effetto nostalgia, vi riporterò esattamente le parole del manuale di gioco.
“La pace ha regnato sulla nostra galassia per oltre 1000 anni. Adesso, nell’anno 2998 ci troviamo in guerra con una forza mortale! Le stelle ai confini della galassia hanno cominciato a scomparire, per essere sostituite da una sinistra nuvola grigia. Con nessuna tecnologia militare a disposizione per la difesa, la nostra Federazione Galattica guarda impotente il modo in cui la nefasta Black Nebula attacca il sistema stellare e cattura tutti e sei i suoi pianeti!
La Black Nebula invade ferocemente con tonanti colpi di artiglieria e cheap jerseys riduce le nostre uniche armi, lasciando l’intero sistema solare prossimo all’annientamento! Il terribile Super Mech, una forza proveniente dalle più recondite regioni dello spazio, è il malvagio responsabile della rapida asceda della Black Nebula.

Schermata iniziale del gioco
Vicina alla definitiva distruzione, la nostra Federazione ha perso tutte le speranze…quando improvvisamente un uomo emerge per liberarci! Lancer, capitano della porta aerei Sylphide, realizza che un attacco frontale contro il Super Mech per recuperare la nostra unità di potenza è inutile; un attacco a sorpresa è ciò che serve…ma come?
Lancer deve lanciarsi contro la distruttiva forza nemica. L’unica nostra speranza è un’arma che Super Mech non aveva tenuto presente: “HELLFIRE”. Lancer si sta imbarcando sul caccia CNCS1, dodtato dell’utilissima arma “HELLFIRE”, e la sta conducendo nell’oscurità…
Potrà Lancer riprendere la nostra unità di potenza e sconfiggere il nemico? Siamo tutti nelle mani di “HELLFIRE”!
Dovete aiutare Lancer al comando di HELLFIRE lungo i 6 livelli d’azione veloce e pieni di nemici mortali! Ma non pensate di poterne venire vuori agendo solo con la forza di fiamma, avrete bisogno di utilizzare le vostre quattro armi con molta strategia e prodezza o Super Mech vi eliminerà!
Evitare la completa distruzione sembra sempre più impossibile, ma dovete sopravvivere per salvare la nostra galassia!”

Il caccia CNCS1, pilotato dal prode Lancer
Il gioco è strutturato in 6 livelli, all’interno dei quali, oltre alle solite orde di nemici (diversi da livello a livello), incontreremo dei “mini-boss” da annientare, prima di confrontarci direttamente col boss di fine livello.
La particolarità più saliente del gioco è sicuramente il sistema di fuoco.
Infatti, se il tasto “A” è usato per sparare (autofire disponibile nelle opzioni), col tasto “B” cambieremo la direzione di fuoco.
E’ possibile scegliere tra 4 direzioni di fuoco, identificate da un diverso colore che assumerà di volta in volta la nostra astronave.
ROSA: fuoco frontale (potenza totale);
GIALLO: fuoco posteriore (potenza totale);
VERDE: fuoco verticale, diviso in potenza tra la parte superiore e inferiore della navetta;
BLU: fuoco nelle 4 diagonali, diviso in potenza tra i 4 angoli della navetta.

Sconfitto il boss del primo livello. 8 cannoni montati sul perimetro, nucleo centrale da distruggere con le 4 possibilità di fuoco (si fanno danni solo sparando lungo le piste)
Ovviamente il gioco è strutturato in modo da sfruttare a dovere queste caratteristiche. Dovremo quindi essere abili non solo a sfuggire agli attacchi nemici, ma anche a scegliere velocemente la tipologia di fuoco da adottare in un determinato punto di un livello. Dopo aver perso 3-4 vite, capiremo infatti che spesso risulta impossibile affrontare particolari zone non prestando attenzione alla tipologia di fuoco adottata.
La giocabilità è di alto livello. Il gioco non è mai monotono, sempre divertente e diverso, grazie ai nemici mai uguali e ai livelli intervallati di mini boss di cui parlavo su. Battaglie non troppo difficili come il boss finale, ma comunque impegnative.

Un “MiniBoss” del primo livello. Relativamente semplice batterlo, ma sempre con la massima attenzione alla scelta delle armi.
Ecco, parlando di impegno, arriviamo alla nota (forse) dolente del gioco: la difficoltà. Hellfire non è un gioco per principianti. Io stesso, ai tempi, lo abbandonai per la frustrazione. Purtroppo mi fermavo al secondo livello, non trovando mai modo di andare avanti. Per questo su vi consigliavo di avere più di un Mega Drive. Non saranno rari i momenti in cui sarete davvero portati a lanciare console, pad gioco e tv dalla finestra! Ripreso dopo diversi anni, mi sono però accorto che il gioco non è mai “scorretto”. La navicella risponde in modo perfetto ai comandi. I nemici sono tanti, i boss difficili. Vi assicuro però che imparando come funziona il livello, i boss e usando come dicevo su le armi giuste al momento giusto, non diventa un impresa impossibile raggiungere risultati assolutamente appaganti. E’ impegnativo, questo è innegabile.

E’ necessario distruggere quelle palle rosse prima che tocchino terra, altrimenti esploderanno in una pioggia di missili! Con una navetta ben equipaggiata non è difficile, con armi azzerate diventa arduo.

Ma…dov’è il mio jet?! Ah, già, appena distrutto. Troppi nemici !
Inizieremo con dei cannoni con effetto distruzione pari a quello di una pistola ad acqua, ma grazie ai powerUps riusciermo a trasformare la nostra navicella in un’arma di distruzione letale. Oltre agli upgrade di potenza di fuoco, troveremo i classici speedUp per aumentare la velocità di movimento, barriere protettive e il classico drone alla r-type, che ci aiuterà in difesa e attacco. Tra i powerUps avremo anche dei semplici punti gioco, inutili apparentemente, ma capaci di regalarci una preziosa vita ogni tanto, raggiungendo uno step prefissato.
Alla perdita di una vita ovviamente perderemo ogni powerUp. E’ quello il momento più impegnativo del gioco. Riuscire a riportare la nave in uno stato sufficientemente potente non è roba da poco, soprattutto in determinate zone di livelli avanzati.

Utilizzare il fuoco diagonale può essere utile in situazioni “ignote” per proteggere il perimetro da un buon numero di nemici. Occhio però , la potenza è ridotta !
Quando perderemo tutte le vite avremo a disposizione un determinato numero di “continue”. 20 per la modalità “easy”, 10 se inizieremo a giocare a livello “hard”. Quando utilizzeremo un “continue” verremo portati a inizio livello (il che non è necessariamente negativo, in quanto avremo più possibilità di potenziamento per affrontare il boss di turno).
Un’esclusiva per la versione Mega Drive è rappresentata dall’utilizzo di un terzo tasto per un’arma speciale. Un super raggio che distruggerà tutto ciò che gli si parerà davanti. Le armi speciali si raccolgono durante il gioco insieme ai powerUps, sono utilissime per boss particolarmente ostici, abbastanza inutili contro nemici comuni.

Quella montagna-alveare non promette nulla di buono…
Tecnicamente il gioco è di buona fattura. Una grafica sempre pulita e fluida, ben colorata. Certo, nulla che faccia gridare al miracolo (vedi Thunder Force IV), ma fa il suo lavoro. L’audio è costituito da effetti sonori nella norma e da musiche assolutamente orecchiabili. Indimenticabile quella del primo livello. Nonostante le tracce digitali (su cdrom) della versione pc Engine CD, quelle sulla macchina Sega risultano meno ripetitive, più varie e godibili.

Qualche fondale scarno di tanto in tanto, ma azione sempre fluida, e boss enormi !
In conclusione non posso far altro che consigliare caldamente questo gioco a chi è in cerca del divertimento offerto da una sfida vera, a chi riesce a tenere i nervi saldi anche in situazioni apparentemente frustranti e a chi ama gli shoot’em up spaziali non semplici. La difficoltà, anche a livello Easy, e decisamente elevata. A chi cerca invece un gioco rilassante e lineare, consiglio di guardare altrove. Non sarà impresa semplice vedere la scena finale del gioco anche per gli smanettoni del pad più abili e pazienti.
Da youtube, un longplay di HELLFIRE:

Cartuccia, manuale e box della versione europea di Hellfire
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