A cavallo tra la fine degli anni ’90 e i primi del 2000, i telefoni cellulari Nokia divennero popolari e alla moda per tanti motivi: semplicità d’uso, bel design, robustezza (guarda QUI) e… SNAKE! Questo giochino, tanto semplice quanto geniale, divenne una vera e propria icona tra i teenager di quegli anni, un’occasione per occupare il tempo libero a scuola o ingannare l’attesa in fila alle Poste. Molti ragazzi nati verso la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 conoscono il concept game di questo gioco grazie all’associazione con i cellulari Nokia. MSX, C64 e PC erano alcune delle piattaforme che vantavano giochi con questo concept. In queste righe vi parlerò di una versione dello “Snake” per Commodore 64, Super Snake Simulator.
Super Snake Simulator è un gioco del 1988 prodotto da Alternative Software, in cui guideremo un serpentello attraverso diversi livelli con la possibilità di spostarsi in 8 direzioni. Per superare un livello occorre “mangiare” una determinata quantità di unità cibo variabili da stage a stage. Su schermo, le unità cibo vengono indicate da “blocchi” con indicazione numerica della quantità. Mangiando i blocchi, il serpente crescerà di un numero di unità proporzionale al numero indicato nei blocchi. È possibile tenere sotto controllo la dimensione del serpente osservando la scritta “LEN”, abbreviazione di LENGTH (lunghezza), che si trova nella parte bassa dello schermo.
A questo punto la domanda sorge spontanea: “Nessun nemico, nessun ostacolo…qual è la difficoltà di questo gioco?” Innanzitutto, il serpente non dovrà impattare frontalmente con i muri di contorno dello stage, pena la perdita di una vita. Stessa sorte in caso di collisione con il proprio stesso corpo, condizione piuttosto rara nei primi livelli ma frequente in quelli avanzati, in cui occorre raggiungere una lunghezza piuttosto alta e gestire un lungo serpente costretto a creare diverse curve per ridurre l’area occupata su schermo. Perderemo una vita anche in caso di impatto frontale con muri diversi da quelli di contorno. Andando avanti con i livelli, nell’area di gioco saranno presenti blocchi fissi da evitare o muri che a volte costituiranno una sorta di labirinto da seguire con movimenti precisi del joystick e riflessi pronti a una svolta entro una frazione di secondo.
Un’altra insidia nel gioco è legata ad alcuni esserini non ben definiti che popoleranno lo schermo con il progredire del gioco, che non causeranno la morte del serpente in caso di impatto. Mangiandone uno, il serpente subirà un’accelerazione incontrollata in avanti, rischiosissima nei pressi di un confine o muro.
Oltre ai blocchi unità cibo, su schermo troveremo anche alcuni blocchi “bonus” indicati da diverse lettere. Un blocco “S” (Slow) rallenterà il tempo in alcuni livelli caratterizzati da un’azione di gioco veloce. Il blocco “G” fornirà automaticamente tutte le unità cibo necessarie al superamento di un livello. Troveremo spesso anche unità cibo con punto interrogativo dal valore casuale. Un aspetto interessante del gioco consiste nella schermata di presentazione del livello, che ne anticiperà alcune caratteristiche. Ad esempio, la scritta “Surprise, Surprise” campeggerà in un livello in cui si rischierà di impattare immediatamente con il muro di confine destro, a patto di non spostare lo snake rapidamente in basso o in alto. È impossibile immaginare questa situazione alla prima partita, condizione che causerà la sistematica perdita di una vita (non dite che non vi aiutiamo).
Non ho mai giocato a Super Snake Simulator in versione originale, ma solo in una cassetta da edicola dal titolo “Specialissimo”, in cui il gioco veniva denominato Serpentix e tradotto in italiano. Tecnicamente il gioco è appena sufficiente: pochi effetti sonori e musichette da livello a livello per tenerci compagnia durante il gioco. Graficamente il titolo è abbastanza spartano, anche se il movimento del serpente è sempre fluido. La giocabilità è ottima. Super Snake Simulator diverte ancora e si lascia rigiocare anche grazie ai messaggi introduttivi dei livelli che spingono il giocatore a scoprire i misteri di ogni stage. Per quanto riguarda i controlli, anche se è possibile usare la tastiera o il joystick, consiglio CALDAMENTE quest’ultimo per motivi di praticità (soggettiva) che per la pessima assegnazione dei comandi su tastiera. Infatti, per le 4 direzioni dovremo usare i tasti in alto a sinistra della tastiera del C64 (“freccia sx”, “1″, “CTRL” e “Q” ). Una precisazione sui controlli. Secondo molte persone, la risposta del serpente non è precisa. Tuttavia, muovendo lo stick in una direzione, il serpente non girerà immediatamente come per la versione di “Snake” per telefono cellulare, ma impiegherà un certo “tempo di svolta” fluido e graduale. La risposta ai comandi è molto precisa ma occorre abituarsi ai movimenti del gioco.
Per non perdere vite sui muri, è utilissimo provare ad affrontarli in una delle direzioni diagonali. Una volta a contatto con il muro o il confine, il serpentone prenderà la direzione del limite senza impatti fatali. Nel complesso, consiglio di provare questo semplice gioco, poco curato tecnicamente ma incisivo grazie a un concept immortale arricchito da feature che rendono l’esperienza di gioco sempre divertente.
Qui un video (da youtube) del gameplay di Super Snake Simulator:
Alla prossima, stay tuned!
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