Chi non conosce Leonardo, Donatello, Michelangelo e Raffaello? Personaggi fenomenali che durante la nostra infanzia e adolescenza hanno regalato emozioni uniche, aprendoci le menti con saggi insegnamenti e azioni nobili. In queste poche righe voglio parlarvi di un beat’em up a scorrimento targato Konami e dedicato alle mitiche tartarughe mutanti.
Teenage Mutant Hero Turtles – The Hyperstone Heist è il primo gioco del 16 bit di casa Sega a vantare la presenza delle Tartarughe Ninja, protagoniste di fumetti anni ’80 e di una fortunata serie TV animata trasmessa a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il gioco venne commercializzato in Giappone con il titolo “Teenage Mutant Hero Turtles: Return of the Shredder“.
(Per i pochi che non conoscono la storia, QUI trovate il link Wikipedia).
La storia del gioco inizia con la bella giornalista April O’Neil che trasmette in diretta da Ellis Island. Durante l’intervista appare un bagliore intenso e improvviso: Manhattan inizia a dissolversi, Statua della Libertà compresa. Fra i telespettatori testimoni della scena sbiancamento denti ci sono anche le mitiche Tartarughe Ninja e il maestro Splinter, nascosti nel loro spartano rifugio nelle fogne. In realtà la Grande Mela non si è dissolta, ma il perfido Shredder, inseritosi nella trasmissione, ha dichiarato di averla ridotta alle dimensioni di un modellino, una piccola dimostrazione del potere di Hyperstone, un manufatto proveniente dalla Dimensione X. Alla luce della minaccia, le Tartarughe Ninja reagiscono impugnando le armi e ricercando il birbante Shredder.
Il gioco è un classico beat’em up a scorrimento orizzontale che consente di impersonare una delle quattro Tartarughe Ninja:
- Leonardo: bandana blu, leader saggio del gruppo e maestro di katana
- Raffaello: bandana rossa, irruento e impulsivo, un’arma letale grazie ai pugnali Sai
- Donatello: bandana viola, razionale e pieno di idee, micidiale grazie al bastone Bo
- Michelangelo: bandana arancione, insaziabile divoratore di pizza, burlone del gruppo ma una furia irrefrenabile con i fidati nunchaku.
Il gioco si compone di 5 livelli in cui affronteremo ondate di nemici e diversi boss. I nemici sono molto vari: occorrerà sconfiggere gli adepti del Clan del Piede usando diverse abilità. Alcuni nemici standard lotteranno a mani nude, mentre altri esperti con la katana si fionderanno su di noi a spada tratta. Infine, altri si difenderanno con armi giapponesi, diventando vulnerabili solo alle prese o agli attacchi speciali, mentre altri ancora spunteranno all’improvviso a bordo schermo usando la bocca come lanciafiamme. Oltre agli adepti, troveremo robot, piccoli caniformi che si agganceranno ai nostri arti impedendo alcuni movimenti e nemici in grado di muoversi a velocità elevata e in grado di scagliare lazo elettrici e raggi laser. Alla fine del livello dovremo affrontare i seguenti boss: LeatherHead, RockSteady, Tatsu, Baxter Stockman, Krang e Super Shredder, caratterizzati da attacchi speciali e caratteristiche che richiederanno un po’ di studio.
In ogni livello troveremo numerose insidie, come ad esempio robot che spruzzano azoto liquido, punte letali che fuoriescono dal pavimento e raggi laser, così come elementi in grado di aiutarci, come ad esempio idranti che lanceranno un getto d’acqua contro il nemico, candelabri da scagliare e grandi scatole di pizza che rifocilleranno i nostri eroi (“Pizza time!”). Dopo un certo numero di nemici uccisi (100, 300 e così via) otterremo una preziosa vita.
I comandi sono molto semplici: per impostazione predefinita useremo “A” per attaccare, “B” per saltare e “C” per la corsa. Usando diverse combinazioni in sequenza sarà possibile piombare sull’avversario con un calcio volante o correre, eseguire una rovesciata in avanti e annientare il nemico. Con la pressione di “A+B” eseguiremo una mossa speciale per liberarci dagli avversari nei momenti di difficoltà, consumando però una tacca di energia. Attaccando da distanza ravvicinata eseguiremo una presa per sballottare il nemico e annientare anche i nemici nelle vicinanze.
Graficamente il gioco è ben fatto grazie a un saggio utilizzo della limitata palette di colori e animazioni che riusciranno a strappare più di un sorriso. Il sonoro è nella media: belle musiche in tema con la serie tv (alcune identiche) ma digitalizzazioni pessime, come spesso avviene sulla macchina Sega, fra cui spicca (in negativo) un gracchiantissimo “Cowabunga!” alla fine del livello.
La giocabilità è ottima. I fan della serie ameranno controllare i propri eroi: quattro tartarughe uguali ma diverse in termini di tecniche e animazioni. Il gioco vanta numerosi cliché tratti dai cartoni animati e boss ben realizzati e caratterizzati, forse un po’ semplici da sconfiggere una volta intuito il loro schema. È possibile giocare in modalità cooperativa a 2 giocatori.
In conclusione, Teenage Mutant Hero Turtles – The Hyperstone Heist è un picchiaduro classico e divertente, non molto innovativo ma avvincente grazie alla varietà di situazioni e nemici, livelli lunghi e ben strutturati e boss diversi dall’ottimo carisma. Per i fan della serie TV o dei fumetti il gioco offrirà un maggiore interesse grazie alle musiche simili a quelle della serie animata, alle animazioni divertenti, ai cliché del gioco e all’ottima caratterizzazione dei personaggi. Consigliato caldamente.
Qui un video del gameplay (youtube):
“COW-A-BU-NGA!”
Stay tuned!
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