Speciale Atari, Intellivision e Colecovision Flashback – Anteprima in esclusiva (feat. Simone Bregni)

allflashbacks

Non sono ancora in vendita e già se ne parla come i nuovi oggetti del desiderio dei giocatori “vintage” di tutto il mondo.
Non sono ancora in vendita e già gli appassionati si strappano le vesti nella foga di carpire informazioni su questi “nuovi” gioielli.
Non sono ancora in vendita e già si specula sui loro successori.
Non sono ancora in vendita e già The Retrogames Machine vi presenta una recensione LIVE in anteprima assoluta!

Introduzione di Emiliano “MetalRedStar” Buttarelli

Hardware d’epoca o emulazione? Questo è il dilemma…

Gli appassionati di retrogaming sanno benissimo che una delle discussioni più “calde” dell’ambiente riguarda gli strumenti con cui rivivere i capolavori del passato e le emozioni che erano in grado di scatenare.
Se da un lato è innegabile che la piena esperienza “retro” non possa prescindere da un setup d’epoca in modo da ricreare la “fisicità” di quei momenti, è pur vero che poter disporre di console, controller e giochi perfettamente funzionanti e collegare il tutto a un bel televisiore a tubo catodico non è proprio cosa per tutti, e non tanto (non solo) per la spesa necessaria a reperire tutti questi apparecchi ma anche (e spesso SOPRATTUTTO) per lo spazio che tale armamentario richiede per la conservazione e l’utilzzo.

Il primo Atari Flashback... FAIL!

Il primo Atari Flashback… FAIL!

Non tutti hanno la possiilità di tenere in casa un Atari VCS  con 90 giochi, o un Intellivision e/o un Colecovision con 60 ciascuno e quindi, volenti o nolenti, si ricorre all’emulazione in modo da poter almeno riprodurre i sui nostri computer i giochi che tanto ci divertivano anni fa, e poco importa se li dobbiamo giocare con i tasti cursore…

Esiste però una TERZA via. Una via che potremmo definire  del “compromesso” che ci permette di eseguire una eccellente emulazione in un “ambiente” sapientemente ricreato al fine di replicare con ottima approssimazione  il “feeling” di quei tempi.

Stiamo parlando delle console FLASHBACK, repliche più o meno fedeli delle gloriose piattaforme di un tempo.

Questi prodotti affondano le loro radici nel progetto ATARI FLASHBACK che, facendo leva sull’enorme popolarità del marchio ATARI, proponeva una macchina dalle fattezze similari alla console a cui si ispirava e al cui inerno era memorizzata una ragguardevole quantità di giochi al tempo disponibili per l’apparecchio originale.

Invero la prima incarnazione dell’Atari Flashback (come pure i similari Intellivision 10 e 25, orrendi pad ispirati alla console Mattel, che condividevano praticamente tutti i difetti con la macchina che si rifaceva alla storica rivale)  era tutt’altro esente da critiche presentando non solo un look simile ad un Atari 7800 piuttosto che al più appropriato VCS 2600 (MA PERCHÉ???) ma soprattutto a causa del fatto che i giochi proposti era delle SIMULAZIONI dei giochi originali e sinceramente anche decisamente mal fatte.

A partire dalla seconda incarnazione dell'Atari Flashback le cose si fecero interessanti....

A partire dalla seconda incarnazione dell’Atari Flashback le cose si fecero interessanti….

Cionostante il progetto ATARI FLASHBACK conobbe ulteriori successive versioni (delle quali la 2 fu la più pregevole dal punto di vista squisitamente tecnico) che finalmente recuperavano non solo il design del 2600 per quanto riguarda console e (soprattutto) controllers, ma facevano girare le ROM originali dei giochi cosí da offrire un’esperienza revival pressocché perfetta.

Ogni nuova incarnazione del FLASHBACK presentava qualche piccola modifica alla macchina e, soprattutto, ampliava il parco titoli proposto.

Arriviamo cosí alle soglie del lancio della nuova Atari Flashback, la versione 5 per l’esattezza, che porta il numero di giochi disponibili a 92 (per un elenco dettagliato dei titoli inclusi nella macchina leggete QUI), ma la vera bomba è che poco tempo fa venne reso noto che grazie al successo ottenuto dal prodotto nel corso degli anni e cavalcando l’onda della “moda” retro sarebbero stati introdotti due nuovi Flashback, omaggio alle altre due regine degli anni 80: il Mattel Intellivision e il Coleco ColecoVision!

La news è subito rimbalzata ai quattro angoli dell’universo del retrogaming e ha generato un eco di rumors degni delle speculazioni sulle nuove puntate de IL TRONO DI SPADE.

Indubbiamente l’idea di poter toccare con mano (è proprio il caso di dirlo) l’esperienza ludica offerta da queste console è davvero interessante soprattutto per coloro che al giorno d’oggi, dopo averle al tempo possedute o solo desiderate,  possono viverla solo in emulazione, emulazione che, tra l’altro, non riesce a rendere loro piena giustizia dato che queste console offrivano un sistema di controllo piuttosto peculiare.

Ma per l’appassionato medio vale davvero la pena acquistare questi prodotti o si tratta solo di giocattoli privi d’anima che fanno il verso ad un illustre passato da cui cercano di trarre un indebito vantaggio?

Per toglierci il dubbio con un’opinione autorevole The Retrogames Machine ha contattato un personaggio ILLUSTRE della scena retrogaming, quel Simone Bregni già redattore dello spazio “retro” di Super Playstation Console, collezionista appassionato e attivo membro della nostra comunità on line che ringraziamo vivamente per l’onore concessoci.

Simone vive da tempo in USA e per una CLAMOROSA BOTTA DI CULO è riuscito a venire in possesso di tutti e tre i nuovi flashback PRIMA della loro data ufficiale di messa in commercio fissata per l’1 ottobre prossimo.

Quello che vi accingete a leggere su queste pagine è un “live report”, una recensione dal vivo di queste macchine seppur concentrandosi maggiormente nella trattazione di Inty e Coleco, visto che i flashback Atari sono stati analizzati in lungo e in largo nelle loro precedenti incarnazioni e che questa versione 5 ha come aggiunta di rilievo quasi esclusivamente l’incremento di giochi disponibili.

Un’ ANTEPRIMA ASSOLUTA a livello non solo italiano ma probabilmente MONDIALE che The Retrogames Machine ha l’onore di presentarvi con una CHICCA IMPERDIBILE alla fine dell’articolo!

Buona lettura!

Recensione di Simone “Didimo” Bregni

Se non sapete cosa sia questo oggetto siete pregati di andare a fare un giro su Plutone (e non tornate...)

Se non sapete cosa sia questo oggetto siete pregati di andare a fare un giro su Plutone (e non tornate…)

Avevo sedici anni, quasi diciassette, quando nel giugno del 1980 ho accompagnato un (fortunato e danaroso) mio compagno di classe di liceo, Andrea, a comprare il suo regalo di promozione, un Atari VCS 2600, il primissimo modello (heavy sixer: color legno, pesante, con 6 interruttori) importato in Italia da Melchioni. Circa una settimana prima ero passato davanti alla vetrina di quel negozio di elettronica in centro ad Asti, ed ero rimasto basito. C’era una nuova console, dell’Atari (la stessa ditta cioè che creava un sacco di giochi da bar che mi piacevano, come Breakout), che aveva Space Invaders.
Cioè, una console da attaccare al televisore di casa che era in grado di replicare il mito dei ragazzi della mia generazione.

Nella vetrina di quel negozio infatti avevo visto un TV color con attaccato l’Atari con Space Invaders in versione demo, e la scatola della cassetta che, senza ombra di dubbio, portava il magico nome di “Space Invaders”. Era la prima volta che si vedeva un gioco da bar su una console di casa. Per Natale ’79, qualche mese prima, i miei mi avevano regalato un Videopac Philips, una delle prime console programmabili (cioe`, con cui “si potevano cambiare le cartucce”, come si diceva), che però, come accadeva per le altre console a cassette dell’epoca, come il Saba e l’Interton VC4000, non erano vere conversioni di giochi da bar, ma solo giochi generici, per lo piu` brutte copie, solo in parte simili a quelli da bar.
L’Atari era la prima console a portare il bar a casa.

Era costata una schioppettata, 385mila lire, con la cassetta di Space Invaders il mio amico era arrivato a spendere circa 440mila. Il mio Videopac era costato tanto, ma comunque parecchio di meno, 285mila.
Una volta arrivati a casa sua e collegato l’Atari alla TV, il mio amico, un po’ deluso e probabilmente anche preso dal panico per aver speso piu` di quanto aveva dichiarato al padre che avrebbe fatto, ha esclamato “ma non è uguale al bar!”.
Era vero. La grafica era blocchettosa, neanche lontanamente simile all’arcade della Taito che un paio di estati prima aveva creato una vera e propria rivoluzione in sala giochi.

L'Intellivision seppe rendere davvero dura all'Atari manteneri il suo primato

L’Intellivision seppe rendere davvero dura all’Atari mantenere il suo primato

Fino ad allora, le sale giochi erano luoghi fumosi e frequentati male, sale da biliardo con qualche flipper e qualche gioco “di nicchia” e abbastanza limitato come quello Space War che i miei compagni e io andavamo a giocare nel ’77, all’inizio di quarta ginnasio.
L’arrivo di Space Invaders aveva cambiato completamente dal giorno alla notte il panorama sociale delle sale giochi, attirando folle di ragazzi e ragazzini che fino a quel momento in sala giochi non avevano mai messo piede. Il giorno in cui è arrivato in sala giochi in centro ad Asti, ad esempio, c’era una fila assiepata intorno al cabinato che non avevo mai visto fino ad allora. Continuavano ad arrivare ragazzi che volevano vedere il nuovo gioco di “guerra ai marzianini”. A poco a poco i “ragazzi grandi” (o gli uomini maturi) con la faccia da poco di buono, i loro biliardi e i loro flipper scassati furono relegati in spazi sempre minori, e sempre piu` spazio venne occupato dai videogiochi; e dai ragazzini relativamente per bene come il sottoscritto che li volevano giocare.

L’Atari era in effetti parecchio limitato come grafica e sonoro. Era meglio della concorrenza, ma, cosa che allora non sapevamo, era un prodotto gia` vecchio di quasi tre anni, dato che in USA era stato lanciato a fine ’77.

Nel giugno dell’82, mentre facevo di tutto per non prepararmi per la maturità, arrivando PERFINO a guardare le partite dei Mondiali, io che avevo sempre detestato il calcio, restai fulminato, come qualche milionata di ragazzi italiani, quando apparve la prima pubblicità di una nuova macchina da videogiochi da casa, l’Intellivision della Mattel. Il calcio e gli altri giochi Intellivision, invece di avere dei blocchetti / quadratini a rappresentare il giocatore, avevano degli omini CON GAMBE E BRACCIA, che correvano davvero!
L’Intellivision fu il mio regalo di maturità / inizio università, comprato a settembre 1982 per 349mila lire.

L'arcade in casa? Quasi.. ma ve lo facevano pagare come lo fosse....

L’arcade in casa? Quasi.. ma ve lo facevano pagare come lo fosse….

Purtroppo, mentre ero nel negozio a comprarlo, il famoso Play Game di Torino, che da li` a qualche mese sarebbe stato pubblicizzato a tambur battente sulle pagine di Videogiochi Jackson, la prima rivista italiana dedicata ai giochi elettronici, la proprietaria [la prima, originale, non quel bizzarro personaggio di Roy, che sarebbe subentrato nell’87 ;-) ] mi fece vedere il primo catalogo Colecovision.
“Purtroppo”, perche` come facevo a essere contento del mio nuovo acquisto quando ‘sta tizia mi stava facendo vedere il primo catalogo pubblicitario di una nuova macchina fantascientifica, appena lanciata al salone dell’elettronica USA il giugno precedente, in grado di far girare giochi uguali al bar, come Lady Bug e Pepper II?
Sembravano assolutamente uguali. La sala giochi in casa!

Per fortuna comunque non solo l’Intellivision non mi deluse affatto, ma rimane ancor oggi la mia console preferita dell’epoca, la terza generazione dei videogiochi (dopo la prima, Pong e cloni, e la seconda, console programmabili derivate da Pong). Il Colecovision era in effetti anni luce avanti anche a Intellivision, con grafica ad alta definizione, ma anche in quel caso i giochi non erano propriamente “uguali” al bar. Anche Lady Bug, che pure era un’ottima conversione, mancava degli sprite multicolore e di altri dettagli del cabinato da bar.
Noi italiani avremmo dovuto attendere il lancio del Nintendo Entertainment System e Super Mario Bros nell’aprile 1987 per trovarci davanti al primo gioco che ci avrebbe fatto esclamare “Ma è uguale al bar!”, e lo era davvero.

Benvenuti quindi ai videogiochi di un’epoca di innovazione, di enfasi sulla giocabilità più che su grafica, sonoro e realismo; un’epoca di limiti tecnici, ma anche di altissima creatività. Beh, quest’epoca è di nuovo disponibile per chi non ne ha mai fatto esperienza, o per chi l’ha vissuta e intende (almeno in parte) riviverla.

Il nostro "Didimo" coi suoi nuovi gioelli

Il nostro “Didimo” coi suoi nuovi gioelli

ATGames è una compagnia cinese (surprise, surprise!) che dopo aver sfornato 4 versioni dell’Atari VCS in forma di console plug’n’play con giochi incorporati (Atari Flashback), ha appena lanciato (o più precisamente, sta per lanciare, dato che la data ufficiale di uscita e` il 1 ottobre 2014) versioni plug’n’play con 60 giochi incorporati ciascuna di Intellivision e Colecovision. Inizialmente previsto per agosto, il lancio di queste semplici e poco costose console ($39.99 l’una) era stato spostato circa due mesi fa al primo ottobre prossimo.

La scorsa domenica, 24 settembre, appena tornato a St. Louis dalle vacanze in Italia (il Didimo vive in USA da vent’anni), sono entrato in uno dei Toys’R’Us della mia zona e mi sono trovato davanti agli occhi su uno scaffale non solo i nuovi Atari Flashback 5 (con 93 giochi incorporati, invece dei 75 del modello 4, uscito lo scorso anno), ma anche i nuovi Intellivision e Colecovision Flashback!
È stato veramente emozionante rivedere dopo oltre trent’anni i marchi Intellivision e Colecovision sugli scaffali di un negozio in queste nuove incarnazioni delle console originali.

Minnie sovrasta i tre nuovi Flashback

Minnie sovrasta i tre nuovi Flashback

Arrivato alla cassa con le tre console, ecco la sorpresa: il computer del registro cassa, come mi ha informato la gentilissima commessa, diceva che le console non erano in vendita e che non avrebbero potuto venderle fino al 1 ottobre.
Ho cominciato a fibrillare. Il fanciullino che è in me si sarebbe incavolato come una iena / sarebbe rimasto delusissimo se non fossi riuscito ad avere ciò che a quel punto desideravo tantissimo, non vedevo l’ora di provare, aveva titillato tutta la mia nostalgia trentennale, era nel mio carrello e stavo perfino toccando con mano. Ho deciso di restare calmissimo e sorridente (mai perdere la calma in USA. E` parte della nostra cultura italica di incazzarsi / innervosirsi, mentre è totalmente socialmente inaccettabile nella cultura nord-americana, e, spesso, controproducente) e ho fatto semplicemente notare che li avevo trovati sugli scaffali, con tanto di prezzo esposto. La ragazza, sempre gentilissima, a quel punto ha chiamato il manager che ha rapidamente inserito un codice di eccezione nel sistema, dando il via alla vendita. “Deve essere un errore, gli Atari sono anni che li vendiamo!” ha esclamato. E io pensavo “Sì, ma i Flashback dall’1 al 4, non il 5!”. Ma sono rimasto ben zitto e sorridente, e mentre uscivo con i miei tre “tesori”, finalmente miei davvero (ringraziando il cielo di aver afferrato anche l’Atari 5, cosa che avevo lungamente dibattuto, visto che a casa avevo già tutti e quattro i modelli precedenti, dato che ogni versione è leggermente diversa! Era la presenza dell’Atari nel mio carrello, infatti, che aveva convinto il manager a vendermeli tutti e tre), ho sentito il manager che dava ordini di levare tutti gli altri Flashback dagli scaffali.

La confezione dell'Atari Flashback 5...

La confezione dell’Atari Flashback 5…

Un rapido scambio di messaggi con Bill Loguidice, consulente USA della ATGames, incontrato in forma virtuale sui forum di AtariAge, mi ha confermato che ciò che avevo ora nel bagagliaio della mia macchina era in un certo senso “impossibile”. Quei prodotti non avrebbero dovuto neppure essere ancora nei negozi, men che meno in vendita. In effetti, come mi ha poi spiegato, i siti web dedicati ai nuovi prodotti (con istruzioni più dettagliate, manuali dei giochi, e la possibilità di comprare overlays / mascherine per i joypad supplementari) non sono al momento ancora disponibili, né è iniziata la campagna pubblicitaria che ne deve accompagnare l’uscita.

Ma visto che il mio fanciullino interiore se ne frega bellamente del marketing e di altre beghe adulte simili, ed è in realtà puramente e esclusivamente contentissimo di aver messo le sue pacioccose manine su questi nuovi prodotti Intellivision e Colecovision, sono felicissimo che qualche capoccia da qualche parte abbia sbagliato (che sia a ATGames o a Toys’R’Us è, in un certo senso, irrilevante) e che mi abbiano venduto queste tre console con oltre un mese d’anticipo.

Mentre l’Atari Flashback modello 2 conteneva un chip che replicava perfettamente l’Atari VCS originale (tanto che era possibile modificare la console in modo da aggiungere un connettore per cassette originali Atari dell’epoca), i modelli successivi, cosi` come queste versioni Intellivision e Colecovision, funzionano in emulazione.
Tuttavia, se per caso vi e` capitata la sfortuna di comprare un Atari Flashback 1 (ma credo che gli italiani siano stati risparmiati da quell’orrida ciofeca) o, forse ancor peggio, il joypad con 25 giochi che aveva usurpato il nome dell’Intellivision qualche anno fa (quello ahimé sì che era sbarcato sugli italici lidi; un vero sfacelo), beh, SCORDATEVELI.
Questi sono tutt’un’altra cosa.

...e quella del Colecovision Flashback

…e quella del Colecovision Flashback

In questo caso, stiamo parlando (per Atari Flashback 5, Intellivision e Colecovision) di emulazione di ottimo livello, che fa girare le rom originali dei giochi, che sono state modificate al minimo (principalmente nei titoli, per questioni di copyright), su macchine con uscita video A/V chiara e limpida, e con controller che replicano molto da vicino quelli originali.
Sono prodotti perfetti? No, ma per quella fascia di prezzo, abbordabilissima, sono prodotti dignitosissimi, in grado sia di attirare gli attempati nostalgici come me, sia di introdurre le nuove generazioni alla magia Intellivision e Colecovision degli albori dei videogiochi.
Giochi semplici, immediati, ma giocabili e divertenti.

Tra le due, la mia preferita è quella Intellivision.
Trovo migliore la scelta dei giochi, l’emulazione è praticamente perfetta, i joypad sono esattamente uguali a quelli dell’originale per forma e dimensioni, ma migliorati in termini di risposta / meccanismo dei tasti laterali, che nell’originale erano un po’ un dolore.
Il pad direzionale a 16 direzioni, punto di forza del marketing Intellivision dell’epoca (rispetto agli Atari e altri concorrenti che ne avevano “solo” 8) è rispondente come (e forse meglio) dell’originale. A differenza dei pad successivi (Nintendo, ad esempio) il disco direzionale veniva operato premendo e rotando nelle direzioni desiderate.
Il tastierino in mylar ha tutto il feeling dell’originale. Nella confezione sono inseriti un certo numero di overlays / mascherine relative ai giochi più complessi, che, come nel modello originale, assistono nel comprendere / indicare le varie funzioni dei tasti supplementari.
Il manuale è stringatissimo, contiene solo rapidissime descrizioni dei giochi. Bisognerà andare su www.intellivisiongames.com per trovare copie delle istruzioni complete, e eventualmente comprare set completi di overlays.
Al momento in cui sto scrivendo, però, non è ancora possibile.
I controller sono dotati di spinotti nello standard Atari a 9 pin. È lo stesso standard adottato dall’Intellivision II, modello mai arrivato in Italia, ma i controller non sono direttamente compatibili (ho provato). È tuttavia possibile e relativamente facile creare degli adattatori, al limite; gli schemi sono già stati pubblicati sui forum di AtariAge.

Il retro dell'Atari FB con l'elenco dei giochi disponibili...

Il retro dell’Atari FB con l’elenco dei giochi disponibili…

I sessanta giochi inclusi contengono alcuni dei titoli Intellivision più famosi, tra cui l’intera serie spaziale, le serie sportive (normali e “pro”, successive, con grafica migliorata e la possibilità di giocare “da solo contro il computer”, come si diceva), qualche arcade e, graditissimi, qualche prototipo (ad esempio, tre dei Party Line, una serie di giochi da giocare in gruppo / squadre, annunciata sui cataloghi e saloni dell’elettronica, ma mai uscita).
Interessantissima la presenza dei giochi basati su Advanced Dungeons & Dragons, due dei quali coi nomi cambiati rispetto agli originali per motivi di licenza; e alcuni tra i giochi Intellivoice con tanto di parlato incluso.
La console originale aveva bisogno di un modulo vocale esterno, l’Intellivoice, che in questa versione è emulato via software. Ecco la lista completa [nota: la mia traduzione segue le categorie ufficiali del catalogo Intellivision Italia del 1983]:

GIOCHI SPAZIALI
01 Astrosmash
02 Space Armada
03 Space Battle
04 Space Cadet [prototipo]
05 Space Hawk
06 Space Spartans [Intellivoice]
07 Star Strike

GIOCHI SPORTIVI
08 Auto Racing
09 World Championship Baseball
10 Slam Dunk: Super Pro Basketball
11 Body Slam: Super Pro Wrestling
12 Bowling
13 Boxing
14 Deep Pockets: Super Pro Pool & Billiards [prototipo]
15 Football, Super Pro
16 Chip Shot: Super Pro Golf
17 Golf
18 Slap Shot: Super Pro Hockey
19 Motocross
20 Soccer
21 Spiker: Super Pro Volleyball
22 Stadium Mud Buggies [uno dei giochi piu` rari per Intellivision!]
23 Super Pro Decathlon (Decathlon)
24 Tennis

... i giochi dell'Intellivision FB...

… i giochi dell’Intellivision FB…

GIOCHI DI STRATEGIA E GIOCHI DI SOCIETA`
25 Backgammon
26 Bomb Squad [Intellivoice]
27 Checkers
28 Chess
29 Horse Racing
30 Las Vegas Poker & Blackjack
31 Las Vegas Roulette
32 Royal Dealer
33 Utopia

GIOCHI D’AZIONE [la dizione ufficiale è Battle & Sorcery: giochi di battaglia e di magia; categorie non inserite nei cataloghi ufficiali italiani]
34 Armor Battle
35 B-17 Bomber [Intellivoice]
36 Crown of Kings [Advanced Dungeons & Dragons: Cloudy Mountain]
37 Minotaur [Advanced Dungeons & Dragons: Treasure of Tarmin]
38 Sea Battle
39 Sub Hunt
40 Tower of Doom [Advanced Dungeons & Dragons: Tower of Doom; in realtà la licenza D&D non era mai stata ottenuta, e il gioco e` stato lanciato dalla INTV Corporation, che aveva rilevato il marchio Intellivision dalla Mattel dopo la crisi dell’83-’84, a fine anni ‘80 ]
41 Takeover [prototipo]

GIOCHI D’AZIONE / ARCADE [Arcade, ufficialmente]
42 Brickout [prototipo]
43 Blowout [prototipo]
44 Buzz Bombers
45 Frog Bog
46 Hard Hat [prototipo]
47 Hover Force
48 Night Stalker
49 Pinball
50 Shark! Shark!
51 Sharp Shot
52 Snafu
53 Thin Ice
54 Thunder Castle
55 Triple Action
56 Vectron

GIOCHI EDUCATIVI
57 Learning Fun
58 Learning Fun II
59 Math Fun
60 Word Fun

... e quelli del Colecovision

… e quelli del Colecovision

Overlays / Mascherine per i controller inserite nella confezione sono per Astrosmash, Buzz Bombers, Crown of Kings, Minotaur, Night Stalker, Space Spartans, Space Hawk, Utopia, World Championship Baseball e Word Fun.
Una selezione buona e varia, insomma, abbastanza da titillare la curiosità dei nostalgici (anche per molti di noi collezionisti è l’unica occasione per poter giocare a titoli rari come Stadium Mud Buggies con i controller “giusti”), e abbastanza da attirare le nuove leve. Le lacune piu` grosse (Burger Time, la migliore conversione da bar e uno dei migliori titoli di questa console) sono da imputare a problemi legati all’acquisizione dei diritti.
Se io avessi figli, mi piacerebbe fargli vedere con mano cosa giocava il papà all’epoca, senza rischiare di fargli rovinare con le loro pacioccose manine da piccoli terroristi d’oggi le mie console originali ;-) .

A livello d’emulazione, non vedo / noto alcuna differenza con gli originali. Il sonoro a volte non mi pare, almeno in qualche gioco, 100% perfetto e può risultare un po’ gracchiante.
Il video è pulito ed è piacevole giocare in A/V rispetto alle interferenze RF delle console originali. Se avete ancora un televisore CRT, insomma, +e un’ottima occasione per usarlo di nuovo. Se avete un LCD/LED, non vi preoccupate, pare che la resa video sia più che decente, e ci sono consigli nel manuale sui settaggi ideali. La console si collega con due spinotti RCA standard, giallo per video, bianco per sonoro (mono, quindi, come nell’originale).

Posseggo un Intellivision originale (anzi, tre. Ho tutti i modelli usciti in USA, I, II e III. In Italia sono arrivati il primo e il III, versione INTV, non più Mattel, arrivato in qualche negozio specializzato nell’87); giocare a questo Flashback è stata una bella sorpresa. È fatto sufficientemente bene da darmi tutte le emozioni Intellivision (il controller; la consolina che sembra una versione mini dell’originale) con qualche vantaggio: ci sono parecchi (ma ahimé non tutti; almeno per ora, in questa versione. Forse nelle successive?) dei miei giochi preferiti; e la purezza del segnale A/V, il che mi risparmia di andare a rovistare nei miei armadi alla ricerca di console e cartucce. Il controller e la possibilità di giocare su televisore rende inoltre questo prodotto migliore, per me, rispetto all’emulazione su PC. Esistono interfacce per collegare pad originali delle console d’una volta ai PC via USB, ma costano almeno tanto quanto queste consoline.
Insomma, per quanto riguarda l’Intellivion, direi “two thumbs up”, due pollici su, ne vale la pena.
Per le prossime versioni si auspicano (wish-list) controller compatibili con l’originale (almeno con il modello II) e una porta SD per usare le rom dei giochi.

Tuttavia, credo che le apparizioni future seguiranno lo schema delle uscite di Flashback Atari finora: alcuni nuovi giochi e variazioni cosmetiche / estetiche.
Non terrei comunque il fiato sospeso: i nuovi modelli, se ci saranno, non usciranno fino ad autunno del 2015 in USA, e chissà quando in Italia.

L'interno della confezione dell'Intellivision FB con la console fedelmente "ridotta"

L’interno della confezione dell’Intellivision FB con la console fedelmente “ridotta”…

Per quanto riguarda il Colecovision Flashback, posso subito dire che si tratta di una buona versione dell’originale, ma non altrettanto fedele come quella Intellivision. Buona selezione di giochi, ma con un certo numero di homebrew e meno giochi originali Coleco. Buoni controller, ma che sono“un’interpretazione” di quelli originali, invece di essere una replica migliorata dell’originale come quelli Intellivision. Anche la consolina esteticamente risulta meno fedele all’originale di quanto non risulti quella Intellivision.

I controller, al contrario di quanto inizialmente annunciato, non sono direttamente compatibili con la console originale. Anche in questo caso si tratta di un semplice posizionamento diverso dei pin nella presa standard Atari a 9 pin; sarebbe quindi possibile costruire adattatori anche in questo caso. Apparentemente uguali all’originale, sono in realtà leggermente più piccoli (circa 1cm piu` corti). Le differenze piu` sostanziali riguardano la dimensione e la struttura del joystick e i tasti laterali. Il joystick “a funghetto” è piu` corto, e pensato per essere azionato col pollice della mano destra (o comunque dominante) invece che da tenere tra pollice e indice come l’originale. Personalmente comunque mi piace molto, lo trovo molto maneggevole e risponde bene. Mi ricorda vagamente il pad del Neo Geo CD, il che è un’ottima cosa, francamente.
I tasti laterali rispondono meglio dell’originale; ma sono stati invertiti.
Francamente la cosa non mi disturba, anzi, la trovo nettamente più naturale nella maggior parte dei giochi che usano entrambi i tasti.

In Cosmic Avenger, ad esempio, ha più senso per quanto mi riguarda sparare con il tasto di sinistra (pollice della mano sinistra) e tirare le bombe con il tasto di destra (indice della mano sinistra) piuttosto che il contrario.
L’evoluzione dei giochi (Gradius su NES in primis) ci ha abituato a questo posizionamento dei tasti, che in forma originale risultava ormai per me innaturale. Ottimo anche il tastierino numerico, che ha tasti individuali invece di un unico foglio di mylar. Detto ciò, se ricercate l’autenticità dell’esperienza “tattile” Coleco esattamente come la ricordavate da bambini, questo prodotto non ve la offrirà.

La qualità e la cura dei dettagli nella riproduzione  dell'originale è davvero elevatissima.

La qualità e la cura dei dettagli nella riproduzione dell’originale è davvero elevatissima.

Offre invece buona emulazione;di ottimo livello, anzi, direi: anche in questo caso vengono usate le rom originali, con minime modifiche nei titoli per questioni di copyright. Tuttavia, il sonoro risulta un po’ meno fedele della versione Intellivision, con alcuni suoni “ovattati” e altri più gracchianti. Ho notato inizialmente che alcuni giochi (Pepper II, Cosmic Avenger e Venture) mi sembravano più veloci dell’originale, ma poi ho riflettuto che era perché io ero abituato a giocarli in versione PAL 50 Htz italiana; la versione NTSC 60 Htz risulta 10% più veloce. Ho letto sui forum di Atari Age di uno o due giochi più lenti dell’originale, ma si tratta di giochi che non possedevo / non possiedo e non posso confermare.

La selezione dei giochi è buona, ma per certi versi mi convince di meno di quella Intellivision.
Ci sono comunque alcuni dei miei giochi preferiti: Bump’n’Jump, Cosmic Avenger, Frenzy, Jungle Hunt, Pepper II, Space Fury, Space Panic, Venture, Zaxxon.

Io all’epoca avevo comprato il Colecovision (che a fine ’83 avevo pagato in offerta circa 400mila lire) in pratica solo ed esclusivamente per le conversioni arcade; ma era la prima console da casa a offrire anche un certo numero di conversioni di popolari giochi da home computer USA (all’epoca, principalmente Atari 400/800 e Commodore 64).
Molti di tali giochi non mi interessavano già all’epoca, ma ce ne sono comunque alcuni notevoli, e alcuni tra i miei preferiti: Jumpman Junior (Epyx), Miner 2049er (Micro Fun), Threshold (Sierra Vision). Da notare la presenza dei giochi Imagic assenti dall’Atari e Intellivision Flashback. Spinnaker, Xonox, Spectravideo sono i nomi di altre ditte di software ormai scomparse che susciteranno nostalgia in chi se le ricorda dall’epoca, e di cui potrete ritrovare alcuni dei giochi più famosi in questa consolina Coleco.
La qualità video A/V, come nel caso dell’Intellivision, è ottima. Sul televisore CRT ha una resa video migliore dell’originale.

Ecco la lista completa dei giochi:

Giochi originali Colecovision:
Alphabet Zoo
Aquattack
Artillery Duel
BlackJack/Poker
Blockade Runner
Brain Strainers
Bump ‘n’ Jump
Choplifter!
Cosmic Avenger
Destructor (versione originale, ma modificata per l’uso con un controller standar invece del volante, il modulo di espansione n. 2)
Dragonfire
Evolution
Fathom
Flipper Slipper
Fortune Builder
Frantic Freddy
Frenzy
Gateway to Apshai
Gust Buster

Il Colecovision FB, pur essendo anc'esso di qualità eccellente, non raggiunge lo stesso, maniacale, livello di riproduzione nei dettagli.

Il Colecovision FB, pur essendo anch’esso di qualità eccellente, non raggiunge lo stesso, maniacale, livello di riproduzione nei dettagli.

Jumpman Junior
Jungle Hunt
Miner 2049er
Montezuma’s Revenge
Moonsweeper
Motocross Racer
Mountain King
Nova Blast
Oil’s Well
Omega Race
Pepper II
Quest for Quintana Roo
Rolloverture
Sammy Lightfoot
Sir Lancelot
Slurpy
Space Fury
Space Panic
Squish ‘Em Featuring Sam
Super Cross Force
Telly Turtle
The Dam Buster
The Heist
Threshold
Tomarc the Barbarian
Tournament Tennis
Venture
War Room
Wing War
Zaxxon

Homebrews:
Bankruptcy Builder
Mecha-8
Module Man
Monster Masher
Ms. Space Fury
Princess Quest
Schlange CV
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Overlays / Mascherine inseriti nella confezione sono Black Jack / Poker, Fortune Builder, The Dam Busters (un’ottima simulazione aerea) e War Room. Al momento non si sa se altri overlays saranno disponibili per l’acquisto.

Gli overlays erano uno dei marchi distintivi dell'Intellivision. Una chicca imperdibile per i nostalgici.

Gli overlays erano uno dei marchi distintivi dell’Intellivision. Una chicca imperdibile per i nostalgici.

Gli homebrew (giochi originali recenti prodotti da appassionati) non mi interessano molto, anche se possono essere interessanti per chi vuol vedere cosa si sia riusciti a fare con l’hardware Colecovision. Un’eccezione notevolissima, e che adoro: Mecha-8, ovvero un ottimo shooter a scorrimento verticale con power-up multipli che ha per protagonista un mega robottone in stile giapponese. Davvero tecnicamente impressionante e molto giocabile. Quasi a livello del Nintendo NES, ecco.

Una nota supplementare sull’emulazione: è comunque di ottima qualità, fino alla manciata di secondi dallo schermo del titolo allo schermo di selezione del livello. Colori puliti, scritte su schermo leggibili. Personalmente trovo la qualità dell’emulazione migliore che sugli emulatori che uso / ho usato su PC. Giocare con un controller che anche se non identico è una buona interpretazione dell’originale, di ottima fattura, aumenta notevolmente la qualità dell’esperienza. Il manuale, inoltre, è più completo di quello Intellivision; contiene infatti istruzioni sintetiche ma dettagliate per ogni gioco. Il manuale è stato personalmente curato da Bill Loguidice, che ha fatto davvero un ottimo lavoro. Bravo Bill.

In conclusione, per $39.99, è un’esperienza consigliata, sia che abbiate avuto all’epoca un Colecovision, sia che l’abbiate sempre desiderato, sia che siate semplicemente curiosi.
Venture e Pepper II vi faranno vedere che era già possibile nel lontano 1983 avere conversioni molto fedeli (QUASI identiche, ma non proprio…) di popolari giochi da bar a casa.

Se dovete scegliere tra una delle due, credo dipenderà da quale console avevate o desideravate di più all’epoca. Poi forse penserei a quali giochi vi attirano di più. Se doveste proprio scegliere tra una delle due a prescindere dai due criteri sopra indicati, allora forse darei la precedenza a Intellivision.

Un dettaglio di uno degli overlays inclusi nell'Intellivision FB.

Un dettaglio di uno degli overlays inclusi nell’Intellivision FB.

Per inciso, la qualità un pizzico superiore del prodotto Intellivision è secondo me da attribuire all’apporto diretto dei Blue Sky Rangers, un team di programmatori e produttori Intellivision dell’epoca che portano avanti il nome e la tradizione del marchio.

In USA saranno ufficialmente disponibili dal 1 ottobre prossimo nelle catene Toys’R’Us, Dollar General (che offre edizioni speciali con un gioco in più, Antartic Adventure su Colecovision, e il Baseball originale, quello a due giocatori, su Intellivision) e Sam’s Club (le cui edizioni conterranno qualche overlay in piu`). In seguito molto probabilmente anche da Wal-Mart, K-Mart, Gamestop, Target, ecc., ma non è ancora confermato.

Anche il Coleco usava overlays per i controller anche se non in tutti i giochi. Quelli realizzati per i giochi presenti in questo Flashback non sono però inclusi nella confezione ma sono acquistabili a parte

Anche il Coleco usava overlays per i controller anche se non in tutti i giochi. Quelli realizzati per i giochi presenti in questo Flashback non sono però inclusi nella confezione ma acquistabili a parte

E per quanto riguarda l’Italia? Francamente non so; ma dato che gli Atari Flashback 3 e 4 sono stati venduti da Gamestop, deduco che anche il 5 lo sarà; e, penso, molto probabilmente anche queste nuove versioni Intellivision e Colecovision.
Le ottime vendite in territorio italiano di quella gran schifezza che era stato l’Intellivision 25 della Techno Source LTD, che era importato in Italia dalla GIG, erano secondo me da attribuire al fatto che Intellivision era diffusissimo in Italia all’epoca, almeno quanto, se non forse ancor più, di Atari (almeno per l’annata ’82-’83; Atari, che aveva aperto una filiale diretta in Italia nell’82 soppiantando l’importazione di Melchioni, aveva recuperato sulla concorrenza con un’aggressivissima politica di pubblicità in TV, sui giornali e di prezzi, appianando il divario e forse superando il gigante Mattel nell’annata successiva).

Il Colecovision era importato da CBS e si era venduto parecchio nell’83-’84, ma mi pareva meno diffuso, forse a causa del prezzo piu` caro di console e giochi.
Certo, moltissimo riguardo al lancio europeo / italiano dipende dal successo che avranno in USA.
Considerato tutto il fermento che c’è stato in rete, e l’entusiasmo palpabile che i pochi fortunati appassionati come il sottoscritto che sono riusciti a mettere in anticipo le mani su questi prodotti sono riusciti a comunicare in rete, direi che non ci saranno problemi.

Tra l’altro, è dal 1999, cioè da quando ha lasciato Super Console, che il Didimo non scrive di giochini in modo serio, a parte qualche breve commento non professionale / non serio su it.computer.console, Facebook o vari forum in rete. Ma il lancio di nuovi prodotti col marchio Intellivision e Colecovision era un’ottima occasione per rispolverare piume e calamaio che noi vetusti Deku-Tree usiamo in cotali occasioni, vero? 

(e di questo lo ringraziamo infinitamente noi di The Retrogames Machine, avendoci dato cosí la possibilità di offrirvi questo test in anteprima assoluta per l’Italia! NDR)

See ya!

Simone “Didimo” Bregni

 

BONUS STAGE ! – Intellivision Flashback Unboxing !!!

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Vittima della video invasione degli alieni del 1978 viene totalmente privato della volontà e plasmato ad immagine e somiglianza dei "Nuovi Dei" digitali dai loro contemporanei araldi robotici giapponesi. Piombato in un abisso informatico dal quale è impossibile riemergere vive la costante evoluzione tecnologica con fervente entusiamsmo ma con la consapevolezza che non c'è futuro se non si conosce e si rispetta il passato. Commodoriano di ferro ma con solide e profonde radici Atariane, non potrebbe trovarsi a suo agio se non in una gabbia di matti... e per questo sta tanto bene nella redazione di The Retrogames Machine...

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15 Risposte to “Speciale Atari, Intellivision e Colecovision Flashback – Anteprima in esclusiva (feat. Simone Bregni)”

  1. shuriken80 shuriken80 scrive:

    Complimenti Emiliano e Simone.
    Articolo letto e riletto, spaziale, anteprima da infarto.
    Invidia pura per Simone.
    Spero che arrivino qui in Italy a un prezzo decente (sotto i 50).

  2. theninja78 scrive:

    Che spettacolo! So troppo tentato dall’acquisto del Coleco! La lista titoli è davvero allettante!

  3. Simone Guidi scrive:

    Gran bell’articolo, complimenti :)

  4. Marco Gastreghini scrive:

    Complimenti! Quando esce in Italia il Colecovision Flashback?
    Per adesso l’ho visto nei Toy’r'us di oltreoceano…
    MG

  5. Simone Guidi scrive:

    Marco, dalla regia mi dicono di dirti che al momento non ci sono notizie certe sulla commercializzazione in Europa.

  6. Michele scrive:

    Salve a tutti…io ancora aspetto:nessuna novità sull’arrivo in Italia di queste meraviglie?

  7. MetalRedStar scrive:

    per ora nessuna news su eventuali distribuzioni… quelli dello staff di RGM che l’hanno preso l’hanno comprato in USA:.. vediamo che succede in futuro…

  8. luca scrive:

    Si a notizie dell’uscita in Italia Grazie!

  9. MetalRedStar scrive:

    nessuna nuova all’orizzonte. voci di corridoio parlano dell’autunno ma sono totalmente inconfermate…

  10. luca scrive:

    Accidenti siamo sempre indietro di qualche anno, il problema è che questi oggetti non li prendono volentieri come i GAME STOP per problemi di vendita, quando presi l’ATARI flshbak, mi dissero che era fermo da un anno e me lo dettero a 24 euro, comunque grazie per la risposta un abbraccio Luca!

  11. Francesco scrive:

    Ciao a tutti, bellissimo ed interessantissimo articolo, per qaunto io arrivi un po’ in ritardo…
    Ho letto su svariati siti americani di una nuova edizione dei Coleco Mini Arcade Tabletop (Donkey Kong, Pac Man, Galaga, Frog,…).
    Avete notizie in tal senso? Si conosce una qualche data di rilascio, almeno oltre oceano?
    Grazie a tutti

  12. MetalRedStar scrive:

    ciao… dei tabletop veramente non abbiamo notizia… indagheremo perché sembra davvero interessante sta cosa…
    abbiamo già parlato invece delle nuove console flashback Atari, Coleco e Inty non ancora distribuite in Italia.

    qui puoi leggere l’articolo

    http://www.retrogamesmachine.com/2014/09/04/atari-intellivision-colecovision-flashback-anteprima-in-esclusiva/

  13. Francesco scrive:

    Ciao, ci sono diversi riferimenti in giro relativi ad articoli in tal senso usciti ad Agosto scorso.
    Magari voi avete i giusti canali per chiedere notizie in tal senso. Sarebbe bello avere notizie certe e soprattutto date di pre-release, date di uscita in America e magari dove e come poter pre-acquistare o acquistare.
    Grazie per tutte le info che potrete darmi/darci

  14. Francesco scrive:

    Ciao a tutti, rieccomi,
    qualche novità dal mondo della Coleco per le nuove edizioni dei Tabletop?
    Grazie

  15. MetalRedStar scrive:

    ciao… non abbiamo notizia di nuove edizioni dei tabletop Coleco… indagheremo e se trovassimo new interessanti le pubblicheremo senza dubbio..

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